Il tredicenne Sandro è in vacanza in barca nel Mediterraneo con il padre, un ricco imprenditore bresciano. Una notte, il ragazzino finisce in acqua e viene salvato da uno scafo di clandestini in rotta verso l'Italia...
Note
Noi e loro. I cittadini del mondo ricco e i nuovi barbari. Accoglienza e rifiuto. Solidarietà e diffidenza. Tolleranza e razzismo. Ospitalità e disprezzo. Sono solo alcune delle dicotomie che sostentano e sostengono quasi tutto il cinema italiano che mette in scena, romanza, rappresenta il contraddittorio rapporto tra la nostra società, la nostra psicologia, la nostra cultura e gli "alieni": i migranti, i clandestini, gli "altri" che arrivano mossi, per lo più, dalla povertà, dal bisogno, dalla disperazione. Un bravo e serio regista come Marco Tullio Giordana e due valenti sceneggiatori come Sandro Petraglia e Stefano Rulli in alcune scene del film, in alcuni dialoghi, nel colorare alcuni personaggi, nel risolvere alcuni contrasti non sono riusciti a elaborare bene quelle dicotomie o a superarle.
Un film che non decolla mai veramente, ed alterna una prima parte comunque avvincente (soprattutto nel racconto della notte trascorsa in mare dal bambino caduto in acqua) ad una seconda che si perde in troppi luoghi comuni su cosa e come gli immigrati affrontano il difficile tentativo di inserimento una volta approdati in Italia
Diciamo che tutto sommato, sia pure a fasi alterne, il film mi ha abbastanza emozionato (molto equilibrata e coinvolgente la prima parte, un po’ buttata via e non sufficientemente approfondita la seconda e fin troppo facile e ovvio il finale) Giordana comunque si conferma quello che è sempre stato: un discreto mestierante, ma niente più di questo.
Giordana si conferma un autore dall'istinto civile. Fa un film necessario sul rapporto tra noi e gli altri, attraverso gli occhi di un bambino che impara a conoscere l'essere umano al di là di ogni forma di condizionamento sociale. Ma l'ingranaggio non funziona del tutto, lasciando che un certo buonismo di maniera corrompa l'oggettività dei fatti.
Il film ha una struttura (e un linguaggio) più che accettabili. Rimane un’occasione un po’ sprecata, ma comunque da non sottovalutare, per riflettere e interrogarci su una delle contraddizioni più devastanti della nostra realtà nel mettere in evidenza il razzismo latente che ci pervade di fronte a un problema complesso come quello dell’emigrazione
Nonostante le buone premesse, la struttura narrativa mi sembra debole per raccontare una storia e degli stati d'animo che dovrebbero essere il più vicino al vero possibile. Voto 5.
Bel titolo ..su questo non ci piove,il resto invece e' un diluvio di ruffianita', buonismo sdolcinato,di recitazione andata a male.Una deludente irreale fiction tv nulla di piu'
Coinvolgente, realista. L'immigrazione vista con gli occhi di un ragazzino sensibile è la base di questo film che può arricchire tutti. Il finale lascia a sorpresa una piccola speranza.
stiracchiato, arranca in debito d'ossigeno alla ricerca di un "principio emozionale" che smarrisce a più riprese con colpevole negligenza. deludente e presuntuoso.
Aggiornamento e ampliamento delal vechcia critica: " Premetto che il film nel suo insieme mi ha suscitato più perplessità che entusiasmo, confermando una volta per tutte i limiti del regista, pieno sempre di buone intenzioni, ma spesso buttate via (o disperse per troppa approssimazione). Nonostante ciò, lo preferisco a tutti quegli edulcorati perfezionismi che troppo spesso… leggi tutto
Questo film di Marco Tullio Giordana è più apprezzabile nelle intenzioni che nell'esito finale.
L'opera è nettamente divisa in due parti: la prima, la migliore, è incentrata sulla presentazione dei caratteri principali, una famiglia, composta da padre - proprietario di una fabbrica di medie-piccole dimensioni - madre e figlio in età scolare. Durante… leggi tutto
La storia da cui parte il film è buona, le riflessioni che vorrebbe ispirare sono alte e onorevoli, ma ciò che non va in questo Quando sei nato... è proprio la sostanza concreta del film stesso: attori canini (il ragazzino protagonista è addirittura inguardabile, totalmente incapace ed irritante) e personaggi scritti davvero male, con superficialità,… leggi tutto
Sostanzialmente diviso in due parti decisamente diverse tra di loro, il film di Marco Tullio Giordana affronta il tema dell'immi grazione con un punto di vista indubbiamente originale, seguendo il salvataggio di un ricco bambino italiano caduto da una barca a vela da parte di un gruppo di immigrati stipati su uno dei barconi della speranza (che allora seguivano soprattutto la rotta…
...e poi trent'anni / di safari / fra antilopi e giaguari / sciacalli e lapin...
→ ...Schengen... → ...Bossi-Fini... → ...Minniti... → ...Salvini... →
"I problemi per…
A volte vedere un film “datato”, e con datato s’intende fuori tempo, obsoleto, superato, serve.
Quindici anni, tanti sono dalla sua uscita, e nel frattempo Marco Tullio Giordana ha continuato a non piacermi. Poco male, non personalizziamo.
Dunque di questo mi piaceva il titolo, un po’ retorico ma vero, la storia al tempo la trovai scontata, ogni personaggio nella…
Aquarius “è senz'altro anche il nome di una pizzeria”.
Se sia meglio proteggere gl'interessi dell'ENI nell'Africa equatoriale, sub-sahariana e mediterranea (l'impianto, a risarcimento del periodo…
O Go(l)d Black.
Di Maio, Gigino Gigetto, 'sta cas'aspett'a-tte!
The long walk home / место на земле.
I naufragi, gli annegamenti e le stragi sono fatti che gli accordi internazionali…
Sandro è un adolescente figlio di un’imprenditore bresciano. In famiglia il benessere è sin troppo scontato e spesso diventa perbenismo. Durante una vacanza in barca nelle isole greche col papà e l’amico avvocato Sandro rimane coinvolto in una vicenda drammatica che metterà in moto una serie di conseguenze inaspettata.
Bel film di Marco Tullio Giordana…
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Commenti (18) vedi tutti
Un film che non decolla mai veramente, ed alterna una prima parte comunque avvincente (soprattutto nel racconto della notte trascorsa in mare dal bambino caduto in acqua) ad una seconda che si perde in troppi luoghi comuni su cosa e come gli immigrati affrontano il difficile tentativo di inserimento una volta approdati in Italia
leggi la recensione completa di galavernaDiciamo che tutto sommato, sia pure a fasi alterne, il film mi ha abbastanza emozionato (molto equilibrata e coinvolgente la prima parte, un po’ buttata via e non sufficientemente approfondita la seconda e fin troppo facile e ovvio il finale) Giordana comunque si conferma quello che è sempre stato: un discreto mestierante, ma niente più di questo.
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Quindici anni dopo, tante cose , tanti film e non film, dal 2005 sembra un secolo e oggi quel film, non so per quale strano fenomeno, emoziona.
leggi la recensione completa di yumeFinalmente dopo 25 minuti inizia il film... e non si capisce un tubo.
commento di gruvierazGiordana si conferma un autore dall'istinto civile. Fa un film necessario sul rapporto tra noi e gli altri, attraverso gli occhi di un bambino che impara a conoscere l'essere umano al di là di ogni forma di condizionamento sociale. Ma l'ingranaggio non funziona del tutto, lasciando che un certo buonismo di maniera corrompa l'oggettività dei fatti.
commento di Peppe ComunePensavo d'averlo visto mooolto tempo fa ... comunque per un pò è passabile ma alla lunga stanca assai.voto.4.
commento di chribio1Il film ha una struttura (e un linguaggio) più che accettabili. Rimane un’occasione un po’ sprecata, ma comunque da non sottovalutare, per riflettere e interrogarci su una delle contraddizioni più devastanti della nostra realtà nel mettere in evidenza il razzismo latente che ci pervade di fronte a un problema complesso come quello dell’emigrazione
leggi la recensione completa di (spopola) 1726792Nonostante le buone premesse, la struttura narrativa mi sembra debole per raccontare una storia e degli stati d'animo che dovrebbero essere il più vicino al vero possibile. Voto 5.
commento di Max76Sprecato e fatto male. Mediocre •
commento di liganovUn'altro grande film, di impegno sociale, del miglior regista italiano. Tema attualissimo e delicatissimo. Già trattato da Gianni Amelio con Lamerica.
commento di CarrelsBel titolo ..su questo non ci piove,il resto invece e' un diluvio di ruffianita', buonismo sdolcinato,di recitazione andata a male.Una deludente irreale fiction tv nulla di piu'
commento di Utente rimosso (Letizia)Un bel film, con una trama interessante (anche se visibilmente "da libro"). Né troppo bello, né troppo brutto
commento di palozVOTO 5
commento di arcarsenalah!
commento di josebaCoinvolgente, realista. L'immigrazione vista con gli occhi di un ragazzino sensibile è la base di questo film che può arricchire tutti. Il finale lascia a sorpresa una piccola speranza.
commento di gianbersuna buona idea che si è persa nel nulla.
commento di inthemoodforModesto, con una sceneggiatura davvero traballante ed un finale da sceneggiato RAI. Pero' mia nonna si è commossa.
commento di embetsstiracchiato, arranca in debito d'ossigeno alla ricerca di un "principio emozionale" che smarrisce a più riprese con colpevole negligenza. deludente e presuntuoso.
commento di isak borg