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Raul - Diritto di uccidere

Regia di Andrea Bolognini vedi scheda film

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Questo testo contiene anticipazioni sulla trama.

La recensione su Raul - Diritto di uccidere

di mm40
4 stelle

Delitto e castigo trasportato nell'era fascista: ecco l'idea geniale di questo Raul - Diritto di uccidere (titolo molto più adatto ad una becera fiction di terza serie). Perchè le parole di Dostoevskij, a pensarci bene, si possono traslare in maniera decisamente efficace ai giorni del Duce e del terrore claustrofobico della dittatura in Italia, ed il nostro Rodion Raskolnikov è un credibilissimo studentello avulso dalla politica ed in preda a paranoie e deliri intellettualoidi. Tutto il resto del lavoro è però mestiere, piatta aderenza al testo di origine e qualche banalità; si salvano le interpretazioni dei nomi di risalto (soprattutto Haber, perchè Giannini sembra pure un po' svogliato), mentre Dionisi - il protagonista - se la cava benino e la Placido tentenna ripetutamente. A sottolineare l'italianità del prodotto basti la seguente considerazione: chi è Violante Placido? La figlia dell'attore Michele. Chi è Andrea Bolognini? Il figlio del regista Mauro (e nipote del produttore - anche di questo film - Manlio). Chi è Andrea (ancora) Morricone? Il figlio del compositore Ennio Morricone (fra l'altro qui spudoratamente plagiato, a dimostrazione che l'originalità e l'individualità non sono più un vanto). In sceneggiatura chi troviamo poi? Suso Cecchi D'Amico ed il figlio Masolino. Ora, chiaramente per qualcuno i meriti sono indiscutibili (l'ultimo citato, certo), ed in definitiva la pellicola non è affatto brutta (nonostante qualche limite sopra citato), però rimane davvero tanta perplessità ad osservare i cast dei film italiani di questi anni. 5,5/10.

Sulla trama

1938. Studentello malaticcio e senza soldi decide di uccidere un'usuraia a scopo di rapina; ci scappa però un secondo omicidio per coprire il primo. Partono le indagini e il ragazzo viene sospettato, soprattutto per aver scritto un articolo di giornale dal titolo 'Il diritto di uccidere'. Accerchiato, trova il coraggio di confessarsi con la bella ed indifesa Sonia, che lo convince a recarsi al commissariato.

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