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40 gradi all'ombra del lenzuolo

Regia di Sergio Martino vedi scheda film

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La recensione su 40 gradi all'ombra del lenzuolo

di mm40
2 stelle

Marty Feldman, 1974/75: da Mel Brooks (Frankenstein Jr.) a Sergio Martino (40 gradi all'ombra del lenzuolo), per poi effettuare un'altrettanto drastica inversione e tornare con Brooks nel '76 per la sua Ultima follia. Meglio non sapere come sia potuto succedere: il denaro ha d'altronde argomenti che la ragione stessa non comprende fino in fondo; se può consolare il fattore del mal comune (ma gaudio davvero poco, in questo caso), è coinvolto in questa disastrosa operazione anche il poeta romagnolo Tonino Guerra, sceneggiatore tre anni prima di Amarcord: un'altra parabola inquietante. Che cos'è in fondo questo lavoruccio, se non un residuato della commedia ad episodi degli anni '60, con sfoggio di interpreti noti ed una penosa commistione con la commedia erotica tanto in voga in quel periodo? Da brividi: brividi di raccapriccio, perchè in effetti non meriterebbero di finire in questo prodotto risaputo (quante volte è già stato messo in scena l'episodio I soldi in banca, in così tante varianti?), volgare ed insignificante nemmeno il bravo Montesano, l'irriconoscibile (per il trucco) Milian, così come Giovanna Ralli, Barbara Bouchet, Maccione e Lionello (che pure sguazzarono nel genere, ma erano caratteristi apprezzabilissimi). Inoltre in un ruolino c'è anche il mitico Salvatore Baccaro. Musiche dei fratelli De Angelis (forse la cosa migliore del film, anche se non ispiratissime), in sceneggiatura anche il regista e Giorgio Salvioni; dovendo scegliere un episodio migliore degli altri - ma è dura - si può indicare proprio quello con Montesano e la Bouchet, ma è tutto tremendamente virato allo sboccato ed al porcellone (la Fenech, per es., in venti minuti non compare mai vestita: non che sia una brutta visione, tutt'altro, ma è lecito porsi dei dubbi sul livello 'culturale' - più 'cul' che 'turale', certamente - di ciò che si sta vedendo...). 2/10.

Sulla trama

Cinque episodi. La bella del paese viene sedotta da un orrendo ammiratore per telefono; alla fine sarà lei a violentare lui. Ricca e piacente si fa accompagnare in giro da un autista sovraeccitato. Una guardia del corpo non abbandona la propria protetta, che pure vorrebbe un po' di privacy. Uno sconosciuto paga 60 milioni per tre atti sessuali con una donna sposata; soltanto dopo lei saprà che l'uomo è in affari col marito: gli doveva proprio 60 milioni. Un amante focoso è bloccato dal cane da guardia.

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