Regia di Carlo Vanzina vedi scheda film
Se i film con Bombolo e Milian non erano certo memorabili capolavori del cinema italiano, qui si rasenta davvero il nulla, riproponendo un personaggio non più al passo con i tempi e reso sciatto, vacuo, piatto e macchietta di sè stesso, nonostante Amendola di per sè funzioni come attore. Lo stesso può dirsi in un certo senso anche di Salvi: apprezzabile caratterista, la sua comicità crassa e terra terra non fa che affossare ancora di più la pellicola. E' un tentativo fallito di resuscitare un personaggio divenuto di culto in questi anni, ma che altrettanto facilmente tornerà presto nell'oblio; che sia solo uno squallido scimmiottamento senza idee è certificato dall'attore che interpreta il figlio di Bombolo: un suo imitatore. Purtroppo c'è poco da fare, meglio rimuovere.
Il poliziotto in borghese Giraldi, figlio del famoso agente Monezza, ha assunto in toto i metodi del padre: spavalderia, modi spicci, volgarità continue, presunzione, aspetto non proprio rassicurante. Alla ricerca dell'assassino di un ladruncolo, risale ad un importante affarista che incastra Giraldi mandandolo persino in galera con prove false; il poliziotto evade e si fa giustizia da solo: inevitabile il trionfo e la promozione a vice ispettore.
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