Regia di Luigi Batzella vedi scheda film
"Il plenilunio delle vergini" diretto nel 1973
da Paolo Solvay,devo dire che non mi è piaciuto.
La storia racconta che Franz Schiller,munito di
un amuleto che lo preserva dai guai,si reca in Transilvania
nel castello di Dracula per impossessarsi dell'anello magico
dei Nibelunghi che chi lo ha possiede un grande potere
come il dominio sul mondo a patto si rinunzi all'amore,
come hanno fatto i più potenti personaggi del passato,
a esempio Alessandro Magno e Cesare.
Però dove è andato a prendere posto per dormire
viene a sapere del rito del plenilunio delle vergini.
Poi andando al castello si dimentica
dell'amuleto e entrando nel castello cade in
contessa Dollingen De Vries,attuale castellana.
Il Film prodotto dalla piccola Virginia Cinematografica,
si colloca nel filone del "Vampir Movie" e viene preso
proprio uno come Dracula,che non si vede mai,ma il suo
fantasma aleggia in tutto il complesso e nei suoi vampiri,
e soprattutto per la sua moglie,la contessa Dollingen De Vries,
chiamata lady Dracula,che è l'artefice del plenilunio
delle vergini.
La pellicola però risulta confusa sia come sceneggiatura,
ma soprattutto di montaggio perché è incoerente,
per delle scene messe a caso,pensando di fare
il visionario destabilizza solo lo spettatore
e lo confonde.
Ma non solo il tutto è scontato e prevedibile
con colpi di scena telefonati e non ti sorprende
niente e poi soprattutto non è credibile.
Ma la cosa che confonde e quando viene il fratello
gemello a cercare il suo fratello nel castello,
perché sa che è lì e non crede alla castellana,
e comincia una confusione con dialoghi imbarazzanti.
Per quanto riguarda gli Attori,il protagonista
Mark Damon,non sembra convinto della sua interpretazione,
e invece chi ti rimane impressa è la splendida
Rosalba Neri,che è a suo agio nel ruolo di
Lady Dracula.
Poi questo rito sembra tanto più delle streghe
che dei vampiri,e risulta erotico e non si
risparmia neanche la scena lesbo e naturalmente
allo splatters.
Per quanto riguarda il Cast e composto da:
Esmeralda Barros-Enza Sbordone-Xiro Papas-
Gengher Gatti-Giorgio Dolfin e Stefano Oppedisano.
Invece nel Cast tecnico segnalerei la colorata
fotografia con sfondi rossi di Aristide Massaccesi,
futuro regista Joe D'Amato,che è una delle cose
migliori del Film con le musiche di Vasili Kojucharov,
che rendono una delle cose piacevoli nel complesso.
Invece una curiosità come aiuto regista figura
Romano Scandariato,futuro regista di "sceneggiate"
con Nino D'Angelo.
In conclusione un Horror mediocre,perché
confusionario,incoerente e poco credibile,
con tocchi di erotismo,che ricorda alla lontana
Franco e Polselli,ma Solvay si dimostra inadeguato
e solo con la voglia di fare il visionario,e non lo aiuta
neanche il montaggio che ci mette una miriade
di inquadrature troppo velocemente e con scene
che non c'entrano niente con tutto il resto,
e che vuole sorprendere con un finale telefonato,
e non riesce proprio per questo.
Il mio voto: 4.
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