Regia di Christian-Jaque vedi scheda film
Nel 1958, ben 13 anni dopo la fine della guerra, il cinema francese osava produrre la sua prima commedia sul periodo dell’occupazione tedesca. Il film è farsesco, piuttosto superficiale e sicuramente inferiore a pellicole italiane dello stesso tono, realizzate molti anni prima. Si racconta dell’ingenua Babette, coinvolta suo malgrado in una vicenda di controspionaggio. Finita per un equivoco in Inghilterra all’inizio della guerra, si vede affidata la missione di circuire e far catturare un importante generale tedesco di stanza a Parigi. Dovrà però fare i conti con il capo della gestapo, il sinistro Schultz, interpretato da un irresistibile Francis Blanche. Nonostante situazioni già viste nei film con Franchi e Ingrassia, Totò e compagnia bella, la missione va a buon fine e la nostra eroina si unisce scontatamente all’uomo che ama. Niente di che, quindi, ma Brigitte Bardot nel ruolo dell’oca giuliva funziona a meraviglia! Migliore come cantante che come attrice, la sex-symbol degli anni ’50 è riuscita raramente a lasciare il segno nel cinema, a meno di essere diretta da registi immensi, come nel caso de “Il Disprezzo”, di Jean-Luc Godard (1963). Poi, c’è questa babette, in cui è veramente perfetta! In compenso, le musiche del pur grande Gilbert Bécaud sono da codice penale.
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