Regia di Roger Michell vedi scheda film
La partenza è fulminante: in un enorme prato una mongolfiera imbizzarrita richiede l'aiuto dei passanti per poter essere ancorata a terra: sopra ci sono un ragazzino con suo nonno. I soccorritori non riescono nell'impresa e uno di loro ci lascerà le penne. È il pretestuosissimo incipit del romanzo (e del film) scritto da Ian McEwan per raccontarci un'ossessione amorosa che trova nella sua vittima il terreno fertile del senso di colpa per la tragedia vissuta. Jed (Ifans), un mezzo sbandato con crisi mistiche, entra così nella vita di Joe (Craig), nell'aula universitaria dove insegna, nelle librerie e nelle tavole calde che frequenta e poi persino in casa sua, ne accoltella la moglie (Morton) fino a quando, in un finale concitato, non arriva anche a lui la meritata coltellata. Di storie sull'ossessione amorosa al cinema se ne sono viste tante: da Adele H a Ossessione, fino ad Attrazione fatale. Qui il meccanismo sembra girare a vuoto: cambia l'ambientazione, sale la tensione ma - prima che si arrivi al finale - si vede sostanzialmente sempre la stessa scena. E lo spettatore, dopo un inizio così promettente, non può che sentirsi deluso da un film che si sgonfia come il pallone aerostatico della scena iniziale.
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