Regia di Roger Michell vedi scheda film
avevo iniziato il libro, ma l'ho abbandonato. ho visto THE MOTHER questo inverno ed ero rimasto a bocca aperta con le mosche che ci giravano intorno, alla visione di daniel craig. me lo ricordavo in BACON ma chi mica me lo ricordavo così bello. comunque, vado a vedere l'amore fatale. il film secondo me si apre egregiamente. il libro non lo ricordo bene, ma l'inizio l'ho trovato eccellente. l'incantevole countryside britannico e la spregevole durezza del cadavere collassato del medico che non ha lasciato la corda quando era ancora in tempo. facendo come se non sapessi nemmeno che esiste un libro, il film perde quasi subito quello che di bello faceva presagire dalle promesse(regista + attori + scrittore) e dall'inizio. per di più questa volta, va dato atto ai titolisti italiani che ci hanno visto bene. è il giusto titolo per il giusto film che c'è venuto fuori. una torta che non è lievitata. un thriller abortito senza capo ne coda e per di più rhis ifans è doppiato da schifo e daniel craig risulta un pò troppo monocorde. difatti di ansia non ne ho provata, e si che sarebbe dovuta scorrere a fiumi in piena. insomma questo ha lasciato la presa per primo o così è convinto almeno ma tutto sembra ridursi ad una semplice rincorsa tra un imnamorato senza speranze e pure bruttarello, poraccio e un uomo che non sa se sposare o meno la sua compagna(tra l'altro una splendidamente butirrosa samantha morton). insomma un film che sembra creato intorno all'inizio e al più intrigante titolo originale(enduring= duraturo-permanente o paziente-resistente-tenace) e addosso al corpo spesso semi-nudo dello scolpito craig(come lo capisco il buon roger).
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