Regia di Kim Ui-seok vedi scheda film
"Sword in the Moon" ("La spada nella luna"),
diretto nel 2003 da Kim Ui-seok,e devo dire che non mi
è dispiaciuto,anzi lo definirei un piccolo
gioiellino.
La storia si svolge nella Corea del 1600,dove gli
amici inseparabili Gyu-yeop e Ji-hwan diventano
i migliori Samurai della scuola militare:"Lama della luna"
che frequentano.
Però le cose si complicano quando la formazione
è terminata e vengono inviati,rispettivamente,
in un'unità alla frontiera e nella guarnigione
che difende il palazzo reale;perché a seguito
di un colpo di Stato,Gyu-yeop viene arrestato
ed è costretto a scontrarsi con il suo amico.
Questo prodotto si colloca al filone "Wuxiapian",
ma devo dire che i primi 40 minuti non lo sembra
e prende una piega gialla alternativa,perché
comincia che due assassini che cominciano a ammazzare
i ministri del governo brutalmente.
Ma l'emblema della pellicola e che
l'impostazione è Occidentale,ma anche
molto classica e richiama altri Film
del filone moderni come:
"La tigre e il dragone" e "Hero",
ma in un modo molto sanguigno,
oserei dire quasi splatters,per quanto
sangue scorre a flotte,nei combattimenti.
Ma la storia racconta anche il tema,
che sta più a cuore a dei maestri come
Tsui Hark e John Woo,che è l'amicizia
virile tra due persone che si ritrovano
nemici in campo di battaglia perché
Gyu-yeop si è dovuto sacrificare
la vita per essere comandato dall'
imperatore,che è l'obbiettivo
di Ji-hwan.
Ma più si andrà avanti e le persone
intorno a Gyu-yeop cadranno in disgrazia
e gli ideali verranno infranti.
Da segnalare la splendida fotografia
di Yong-shik Mun,a sfondo blu che colora la pellicola,
le straordinarie musiche di Kyeong-seob Lee e le
maestose scenografie di ong-o Hong,che nel
complesso fanno del Film visivamente affascinante.
E il regista Kim Ui-seok,ti sa trasmettere
che la lezione l'ha capita bene e che
è uno che di Cinema Occidentale lo conosce,
il primo omicidio squartato sembra che fa
il verso al "Silenzio degli innocenti",
e fa la buona scelta di evitare l'"Happy End".
In conclusione un buon Wuxiapian,
che è passato inosservato ingiustamente
nelle sale,inferiore ai precendenti,
ma ha dalla sua che,nonostante un pò
la confusione iniziale del montaggio,
riesce a cogliere nel segno perché l'epico
esce a ogni dettaglio e fotogramma,e
di questo Kim Ui-seok,
scommetterei sul suo futuro...
a mio parere promette molto bene.
Il mio voto: 7.
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