Regia di Edgar Reitz vedi scheda film
Il titolo del quarto episodio rimanda a quello di un film del 1990 di Tornatore con Mastroianni protagonista, ed alla battuta chiave del vecchio film Il viaggio a Tokyo di Ozu. Infatti, stanno tutti talmente bene che Anton muore, mentre Hermann, già odiato dalla figlia Lulu, viene lasciato da Clarissa - che se ne va per ragioni sia professionali che sentimentali - e resta perfino preso alla tagliola. L'unica che sta davvero bene è Schnusschen, l'ex moglie di Hermann, divenuta nel frattempo un'affermata psicologa. Io non sono d'accordo con chi dice che con la morte di Anton finisce un mondo. Finisce, certamente, un modo di gestire l'azienda, diventata il simbolo di Schabbach e dell'intero Hunsruck ed ora nelle mani poco affidabili del figlio Hartmut, ma non finisce un'epoca, finché ci sono Ernst (davvero memorabile la sua invettiva al funerale del fratello) e Hermann, che riesce a riappacificarsi con la compagna e con la figlia.
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