Regia di Neri Parenti vedi scheda film
buon film e commedia di neri parenti, che regge il passare del tempo. il mito di dracula trasferito dalle parti di un fracchia vessato dal solito super mega gran capo figl di putt e dalla società tutta naturalmente, alle prese niente di meno che con un mito fattosi realtà di carne ed ossa. a fracchia non bastavano i doppel-ganger malvagi e violenti, la forza dell'ordine italica tutta al completa e financo la giustizia divina, ora pure un terribile riflesso della ferocia umana fattasi realtà. la medietà umana alle prese con il maelstrom di pulsioni putrescenti, erotismo sanguigno e temibili rigurgiti di istinti animaleschi che ritornano dal passato del genere umano... e chi vince? la medietà umana ha il sopravvento con l'ausilio di un banalissimo oggetto di uso comune come l'ombrello. villaggio in forma splendida con uno dei suoi personaggi mito. sorretto da una storiella esile ma dal buon ritmo che non cala mai fino ai titoli di coda, il film è un minestrone che mescola varie mostritudini mettendo il nostro in situazioni assurde ed esilaranti, come la ricerca del meccanicu, il duello-partita con l'avvocato della famiglia dracula che non è altri che frankenstein, o la fretta della figlia dell'oste di perdere la verginità prima che dracula la inquini, proprio con fracchia lui stesso vergine e con gravi problemi di relazioni con l'altro sesso. coadiuvato da comprimari di razza a partire dal mitico gigi reder indimenticabile nella sua ricerca di casa, il conte edmund purdom ottimamente calato nelle vesti nobili del personaggio e nell'atmosfera del film, il maggiordomo cieco di guinessiana memoria, giuseppe cederna nei panni di un aigor, l'avvocato-romano puppo, la mater(lacrimarum???)anja pieroni e una isabella ferrari ancora solamente splendida.
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