Regia di John Huston vedi scheda film
Fat city - Città amara e’ ambientato a Stockton una cittadina della California, la popolazione e’ composta nella quasi totalità da uomini di colore e messicani. Nella palestra di pugilato incrociano i loro destini due giovani Billy/Stacy Keach ormai trentenne, ex pugile fallito ed Ernie/James Bridges, più giovane. Dopo qualche tempo si trovano uniti nella stessa sorte: pugili di poche prospettive sul ring, prigionieri di uno sport che da poco guadagno a chi non ha la classe dei migliori. Entrambi sono coscienti di questo stato. Ernie si innamora e sposa un’amica Faye/Candy Clark, Billy invece incontra in un bar e vive in seguito una travagliata relazione con Oma/ Susan Tyrrell ( candidata al premio Oscar per questa parte nel 1973). Le liti tra il pugile e lei sono continue fino a che si lasciano. Fat city e’un film amaro che parla di perdenti, parla di fallimento vero e di un mancato diritto alla felicità . E’un film a taglio documentaristico, tratto da un romanzo, anche se sembra filmato in presa diretta, per quanto è realistico, alberghi squallidi, lugubri bar, palestre maleodoranti, mercati di braccianti che per pochi dollari vengono sfruttati nei campi di lavoro. John Houston affida tutti i ruoli secondari del film a veri abitanti di Stockton, per rendere il film più realistico, anzi neorealistico. Non è solo un film sul pugilato, ma una parabola sulla vita come lotta per sopravvivere. Non succede niente di particolare come azione, sono soltanto i due destini che si incrociano tra i due uomini. Bellissima la scena finale quando si incontrano per caso e vanno a bere un caffè e senza parlare traspare dai loro sguardi tutto il fallimento ed il decadimento di due vite fallite, senza più la speranza di riemergere.
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