La recensione su Durian Durian

di alan smithee

8 stelle

MUBI

Il durian è un frutto grande e dalla buccia spessa e butterata, che produce, specie se ben maturo, un odore pungente e piuttosto fastidioso, per molti considerato una vera e propria puzza nauseabonda. Tuttavia è un frutto assai utilizzato, soprattutto nelle zone geografiche tropicali dell'Asia.

Questo frutto strano e particolare, fa in un certo senso da trait-d'union a due storie apparentemente scollegate, incentrate su una giovane ragazza ed una bambina, accomunate solo dal fatto di trovarsi a vivere nel quartiere popolare di Mong Kok, nella tentacolare e caotica città di Hong Kong.

La prima si chiama Yan, ed è una giovane donna cinese delusa dalla vita di provincia e persuasa a ricercare facili guadagni in città, arrivando a vendere il proprio corpo. L'altra è una bimba di nome Fan, la cui famiglia ha lasciato la casa di proprietà in periferia per affittare un piccolo locale in città ed iniziare un'attività commerciale, in cerca di un guadagno che consenta loro di tornarsene nella località natia.

Fruit Chan intreccia le storie in modo vorticoso e spericolato, ma anche stavolta riesce a rendere vivo il sentimento struggente che anima le sue due protagoniste e chi le circonda, dando sfogo ai sentimenti e lasciando parlare le emozioni.

Due vite, un incontro quasi azzardato, una staffetta ideale che le due donne si trasmettono l'una con l'altra, dato che la ragazzina dovrà fare ritorno nei territori di Nord Est da dove ha origine il suo ceppo familiare.

Difficile trovare un cineasta che riesca, anche di fronte ad una storia tutto sommato senza eccessi rispetto a diverse altre occasioni, a rendere così potente lo struggimento che anima i suoi protagonisti e li rende più reali del vero.

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