Regia di Fruit Chan vedi scheda film
Devo esser sincero, non conoscevo Fruit Chan per niente. Quale modo migliore allora per cominciare a farlo se non con quello che dicono sia il suo capolavoro?
"Made in Hong Kong" è un film che entra immediatamente sotto pelle, il grido di una città prossima a perdere la propria identità ( l' unione con l'odiata Cina alle porte), che mostra senza vergogna le proprie ferite, che svela come si possa sciupare il proprio futuro, la gioventù, surclassata da dolore ed incomprensione, vittima dei suoi stessi mali.
Scatta quasi subito l'empatia nei confronti dei protagonisti, tre giovani disadattati , seppur in modi diversi, delineati in maniera eccellente da una scrittura che li rende ricchi di sfumature e difficilmente catalogabili. Fra loro cresce potente un legame bizzaro fatto d'amore ed amicizia, una gemma nel grigiore cittadino, nonostante la squallida routine.
Chan firma alcuni pezzi di bravura incredibili, quasi lisergici, girando con un energia impressionante ; altri invece sembrano parentesi poetiche nel caos cittadino. La regia gioca molto su questi cambi di registro, che non sono mai fuori luogo.
Peccato per qualche eccesso nel finale, sarebbe stato un capolavoro. Resta comunque un film intenso , un manifesto sul male di vivere e sul dolore di una generazione a cui è stato troppo presto tolto il futuro.
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