Regia di Andrew Lau, Alan Mak vedi scheda film
Spiace dirlo ma Scorsese ha decisamente copiato senza aggiungere nulla a questa pellicola che resta il capolavoro di riferimento. Capolavoro perché di fatto si rasenta la perfezione stilistica sia sul piano dei contenuti che della messa in scena. I due bravi protagonisti si muovono in una sceneggiatura al cardiopalma che non lascia un attimo di respiro, il bene ed il male si innestano sinuosi l'uno nell'altro fino allo splendido finale che se in parte amareggia, di contro offre una chiave di lettura spiazzante e moralmente persino accettabile. La recluta perfetta si rivela essere il poliziotto peggiore mentre l'incapace espulso dall'accademia manifesta la migliore attitudine alla legalità. Due ottimi esecutori, due perfetti infiltrati il cui unico legame con la loro vera identità è rappresentato da un boss ed un funzionario di polizia. Infernal Affairs è uno specchio in cui si riflettono la legalità e la malavita, che mostra le due anime dello stesso poliziotto e la cui trama non può non deflagrare in un finale implosivo che risucchia tutto e tutti. Entrambi hanno un solo legame con la loro identità, entrambi attuano le stesse strategie, entrambi seguono le stesse logiche per ottenere di fatto scopi opposti; il gioco che ne risulta è emozionante ed avvincente. Pellicola straordinaria, ben recitata, con un perfetto uso del flashback ed un'ottima colonna sonora. Sicuramente consigliato.
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