Regia di Mariano Laurenti vedi scheda film
Nino, poeta e cantante, ama ricambiato Anna; lui la segue a Milano, dove il padre di lei, carabiniere, si oppone al fidanzamento ritenendo poco serio il ragazzo. Cosa che comincia a pensare anche Anna dopo averlo visto in intimità con un'altra. Tutto un equivoco, nulla che un incidente gravissimo, dal quale Anna si salverà soltanto grazie a una donazione del sangue di Nino, non possa cancellare.
Quinto capitolo in neppure quattro anni per la premiata ditta Nino D'Angelo (protagonista e interprete dei brani lungamente e vastamente pubblicizzati durante la pellicola) - Mariano Laurenti (regista e sceneggiatore) - Francesco Calabrese (produttore e sceneggiatore), cui si aggiunge Piero Regnoli come sempre in fase di sceneggiatura. Ennesima farsetta sentimentale dai toni leggerissimi, con attori che non sanno recitare (Maria Chiara Sasso è la degna partner femminile del protagonista) e scenette farcite di battute grevi o demenziali a completare la trama; il demenziale vero e proprio, però, è come al solito involontario. Una trama tirata per i capelli si conclude con un lieto fine talmente esagerato da far vomitare zucchero a zollette da un chilo; Lucio Montanaro e Pietro Tordi si occupano della suddetta parte 'comica' e fanno quello che possono con tanto e tale materiale a disposizione; Laurenti, che pure nella sua lunga carriera aveva diretto Infermiere, Liceali, Ripetenti e altri prodottini di simile, risibile stampo, mai si era spinto così in basso: fortunatamente per lui, il sodalizio artistico con il biondo cantante partenopeo si chiude qui. 1/10.
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