Regia di Roberto Faenza vedi scheda film
Venni a conoscenza di questo film sfogliano il Dizionario di Mereghetti, e sconsolato mi dissi "non lo vedrò mai, figurati se un film del genere lo passeranno mai in tv ad un orario umano, o se lo commercializzeranno" Poi, nel 2006, sfogliando questa volta il Corriere della sera, mi cade l'occhio sulla classifica librarua, e che ti vedo? Nella sezione "Varia" campeggia "Roberto Faenza, Forza Italia!" Non ci posso credere! Cosìl lo agguantai in un supermercato, prima mi sono letto il libretto allegato, poi l'ho visto e rivisto. Mi ha colpito come potesse trattare dellla storia dell'Italia dal dopoguerra agli anni '70, assemblando solo filmati di repertorio e mantenendo solo il commento dell'epoca, trattarla in modo ironico e nello stesso fedele ai fatti (magari solo un po' fazioso). Passata la furia del primo innamoramento, con freddezza devo dire che è un film chiaramente schierato e di parte, che castigat ridendo mores, però lo fa in modo a volte facile e goliardico (facile prendere in giro Leone per lo spiccato accento partenopeo!, e ironizzare sulle facce, sui democristiani "piccoli, storti e malfatti) ma nel complesso il giudizio è positivo, perché è divertente e intelligente, e soprattutto perché temo che un film così difficilmente lo rivedremo...
Come ho detto, la storia d'Italia dal dopoguerra alla metà degli anni '70, incentrata sulla Democrazia Cristiana. De Gasperi va in America e si fa consegnare da Truman il famoso assegno da cento milioni di dollari, poi espelle i comunisti dal governo. Si va alle famose elezioni del 1948, quelle del "Dio ti vede e Stalin no", dei Comitati civici, del diavolo comunista, delle madonne etc. La DC stravince sul Fronte popolare, e inizia così la lunga egemonia democristiana, fatta di ossequio al Papa e di spettacoli di massa. Alle elezioni del 1953 la "legge truffa" non scatta, scoppia lo scandalo Montesi che travolge Piccioni, ed ecco emergere l'uomo nuovo, Fanfani, che viene però scalzato da Moro, che apre il centrosinistra con i socialisti. Ma le cose vanno di male in peggio: il complotto Segni-De Lorenzo, gli scontri di piazza, gli scioperi, la strage di piazza Fontana, la sconfitta nel referendum sul divorzio. E si arriva al Congresso del '76, dove i capi della DC, attoniti e disorientati,vengono insultati dai delegati che chiedono "Cambiare!" Ma niente paura: gli inamovibili della DC rimangono sempre al loro posto, come in una danza eterna e immutabile
Eccellente. Oh, ragazzi, è Morricone!
E' perfetto così
Abile nel montaggio, ma bisogna menzionare Silvano Agosti che ha collaborato
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