Regia di Giorgio Ferroni vedi scheda film
Uno script mediocre, elaborato dall'esperto Remigio Del Grosso e da Arrigo Equini (di professione scenografo e qui, fortunatamente, al suo unico exploit come sceneggiatore), regia piatta e di scarsa originalità ed inventiva, che oltre tutto si affida al materiale di reportorio per le scene di massa, attori di prestante efficacia fisica (Gordon Scott, che dopo Tarzan, Maciste e Zorro aggiunge anche il personaggio di Ercole alla propria mitologia personale) o di seducente bellezza (Rosalba Neri, Alessandra Panaro), ma per nulla coinvolgenti, una messinscena scarna ed indubbiatamente efficace ma di infima suggestione figurativa, un pressappochismo realizzativo segnato da incongruenze madornali o da errori di continuity (modellini troppo riconoscibili, scie di aeroplani nel cielo, montaggio approssimativo, con le ombre che cambiano continuamente direzione): un peplum inutile e noioso, incapace di sfruttare anche le poche idee convincenti del copione (la nascita di Moloch, figlio deforme della regina di Micene, il culto creato attorno alla sua figura, la ribellione della città di Tirinto). Esclusivamente per appassionati.
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