Regia di Kwak Kyung-Taek vedi scheda film
Terzo lungometraggio di Kwak Kyung-taek, Friend, oltre ad essere un toccante spaccato autobiografico, è uno dei film più importanti del cinema coreano contemporaneo. Alla sua uscita, nel 2001, ha difatti disintegrato ogni record nazionale di incassi, totalizzando qualcosa come 8,2 milioni di spettatori e suscitando l'immediato interesse del mercato internazionale. E' anche grazie a questa pellicola che il cinema sudcoreano ha guadagnato visibilità in tutto il mondo.
La storia di quattro amici d'infanzia che crescendo seguono strade divergenti e talvolta contrastanti (Joon-suk e Dong-su si trovano a capeggiare bande rivali, mentre Joong-ho e il narratore Sang-taek, vero e proprio auctor in fabula, scelgono i meno emozionanti studi universitari) diventa il pretesto per fotografare la deriva violenta e aggressiva di un'intera società. Il benessere stordisce, il potere inebria, il sangue imbratta i marciapiedi mescolandosi alla pioggia battente.
Filtrato attraverso la prospettiva memoriale in voce over, lo sguardo di Kwak sfrutta l'impalcatura narrativa del dramma di sapore malavitoso per restituire ai coreani un'immagine collettiva (auto)critica e commovente al tempo stesso. Finale luminosamente "pickpocketiano". Gran bel film che a suo tempo avevo un po' superficialmente sottovalutato.
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