Regia di Takashi Ishii vedi scheda film
Un'opera che sembra voler proporre una sorta di estetica del trauma, della violenza e del sopruso. Il pretesto della lucida follia e della morte dei sentimenti non basta a giustificare un'operazione artisticamente inutile, e dal risultato freddo e sterile. "Freeze me" non è niente più che un elegante esercizio di stile, sguazzante sulla superficie di un'acqua appena appena agitata.
Ishii inventa la crioterapia del dolore psichico. Come dire: la vendetta è un piatto da servire surgelato. Idea cinica e gustosa per costruirvi sopra un film. Ma magari non questo.
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