Regia di Yoji Yamada vedi scheda film
Assieme a LOVE AND HONOR e THE HIDDEN BLADE, questo THE TWILIGHT SAMURAI ( nel sito viene riportato sia col titolo inglese sia con quello italiano ma si tratta sempre dello stesso film ) costituisce la triologia sul tema dei samurai diretta da Yoji Yamada. I primi due film, che in realtà sono successivi, ero probabilmente stato troppo esagerato nel giudicarli così negativamente, ma il fatto è che in questo genere preferisco sicuramente un approccio ben diverso. Sul tipo ad esempio di Takashi Miike in 13 ASSASSINS e ICHIMEI, o di Shintaro Katsu nella lunga saga di Zatoichi, che sicuramente mostrano molta azione in più. I film di Jamada hanno invece un ritmo lentissimo, con due o tre combattimenti al massimo. THE TWILIGHT SAMURAI rispecchia pienamente queste caratteristiche, però il risultato è comunque positivo visto il buon sviluppo della storia drammaticissima e l' ottimo cast. I protagonisti sono infatti Hiroyuki Sanada e Rie Miyazawa, due degli attori migliori in patria. La storia vede Sanada nel ruolo del samurai Seibe Iguchi, soprannominato come "twhilight samurai" perchè al calare del sole deve far sempre ritorno a casa invece di andare a bere coi colleghi. Costui infatti è vedovo, con due bambine e la madre anziana da mantenere nonostante lui sia poverissimo. Le vicissitudini vengono raccontate in prima persona dalla figlia maggiore di Seibe, costui ama ricambiato l' amica di infanzia Tomoe Linuma, che però non si sente all' altezza di sposare. Dopo aver umiliato a duello il violento ex marito di Tomoe, si diffondono le voci sulle sue abilità combattive. In seguito ad una guerra tra clan per la conquista del potere, Seibe viene così incaricato di uccidere un abile samurai della fazione perdente, il quale si è barricato in casa rifiutandosi di eseguire l' ordine di suicidarsi... Nonostante la lentezza con cui prosegue la storia e la totale assenza di spettacolarità, il film si mostra ugualmente in grado di appassionare grazie anche all' ottima caratterizzazione dei personaggi. Il livello di drammaticità è uno dei più alti che abbia mai visto, con un finale struggente e dialoghi che raccontano sempre di eventi molto tristi. La regia è ben curata, creando ottime atmosfere che ben si conciliano con la vita dell' epoca e le delirati imposizioni subite. Certo non è proprio così che immagino i film di samurai, mentre l' attore e artista marziale Hiroyuki Sanada mi aveva entusiasmato maggiormente in film come IN THE LINE OF DUTY o NINJA IN THE DRAGON'S DAN. Comunque questo è il film migliore della triologia, oltre all' unico ad essere stato distribuito in Italia, tendo quindi a consigliarlo visti l' interesse dei temi trattati e la riuscita rappresentazione di un' aspetto più realista che eroico della figura del samurai. Con attori diversi avrebbe però perso molto
Ottima
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