Regia di Yoji Yamada vedi scheda film
Un samurai sceglie di vivere secondo la ragione e il sentimento, anziché secondo le regole della propria casta. Quella di Seibei Iguchi è una rivolta pacifica, ma intensa, che contrappone, ai rigidi schemi della tradizione, l'elegante limpidezza della sua umanità. La storia scorre fresca e cristallina come un fiume, in un chiarissimo riverbero di luce. Alla fine la corrente si frange, l'acqua prende a scrosciare in mezzo ai sassi, e arriva a dare i brividi sotto la pelle: è l'anima di lui che affiora, fremente, per sopravvivere alla morte di un'epoca, al declino della gloriosa era dei nobili guerrieri.
Nelle immagini prevalgono i colori ridenti della natura e le tinte dorate del tramonto, che sanno di amore per la vita e di calore familiare. I toni si mantengono vibranti, ma composti, fino alla scena del combattimento mortale: una vera icona epica, in cui lo schermo quasi si lacera, in un impressionante dittico di orrore e di romanticismo. Questo film offre suggestioni di rara forza ed originalità. È un film sorprendente, emozionante e, davvero, bellissimo.
Risplende di sincerità e intelligenza.
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