Regia di Hirokazu Koreeda vedi scheda film
Quattro persone ritornano nel luogo in cui avvenne un suicidio di massa ad opera di una misteriosa setta.Tutti loro erano legati in qualche modo a esponenti della setta e ogni anno si ritrovano a commemorare questo doloroso anniversario.
Questa volta però sono costretti a passare la notte in quel luogo così pieno di dolore e di mistero perchè qualcuno gli ruba il fuoristrada e la moto con cui sono arrivati.
E ognuno di loro, grazie anche ai colloqui con l'unico sopravvissuto al suicidio di massa della setta che cerca di spiegare le ragioni di chi si è suicidato e le proprie che ha preferito vivere, si confronterà col fardello penoso che si porta dentro.
Non è il film più facile di Koreeda a cui avvicinarsi, sicuramente non è il suo migliore, ma è perfetto per conoscere le tematiche tanto care al regista nipponico.
Qui c'è tutta la sua poetica, il suo approccio filosofico al dolore e alla memoria, il suo osservare da entomologo la capacità di ognuno di elaborare (e quindi superare) il proprio lutto.
E'un film denso di emozioni ,di vite vissute a metà, di silenzi immersi nel fragore della natura che imperiosa circonda i protagonisti.
La cinepresa scruta e fruga nei vari stati d'animo.
Koreeda qui privilegia il piano sequenza dilatandolo quasi ai limiti della sostenibilità a voler testimoniare la volontà di osservare i suoi personaggi senza per questo empatizzare il loro dolore e la loro rassegnazione.
Distance è un film in cui i protagonisti cercano di capire le ragioni reali o metafisiche di un gesto estremo come il suicidio dei loro cari.Cercano di annullare le rispettive distanze che li tengono separati e che credono abbiano provocato quel gesto senza ritorno.
Koreeda non è interessato al fatto di cronaca che rimane ai margini della narrazione con tutto il mistero che ancora è racchiuso in quella strage inconsulta,è interessato all'eredità lasciata a coloro che sono sopravvissuti, una sensazione dolorosa che stringe come in una morsa il loro cuore.
Il peggio è sempre per chi vive e soprattutto per chi vive con questo lutto che da dentro invade l'anima.
L'unica colonna sonora è assicurata dai mille rumori della foresta e dai suoni sgraziati che li accolgono al loro ritorno nella cosiddetta vita civile.
Distance procede lentamente ma inesorabilmente cattura.
regia preziosa
ottimo
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