Regia di Claude Autant-Lara vedi scheda film
Tutta in una notte, si svolge questa traversata della capitale francese di due borsaneristi - di uno dei due, che parla bene il tedesco, si scoprirà in seguito la vera identità - che devono consegnare a un ricco signore della carne di maiale ricevuta da un macellaio e trasportata in quattro pesanti valigie.
L'azione è tutta ambientata nella Parigi occupata dai Tedeschi ed è tutta da godere la serie di duetti tra Jean Gabin e Bourvil - che un po' si scannano e un po' si aiutano - per liberarsi di poliziotti, nazisti, cani e comuni cittadini affamati.
L'atmosfera è quella giusta (si guarda al tempo di guerra con una sorta di affettuoso senso dello scampato pericolo), la sceneggiatura di Aurenche e Bost (eh sì: è cinema di papà...) funziona a meraviglia, la regia ha mano ferma senza invadenze e i due interpreti principali sono in stato di grazia: raramente s'è visto Gabin recitare una parte così brillante con tanto gusto, mentre Bourvil dimostra di avere capacità drammatiche oltre che comiche. E perfino De Funès, ancora poco conosciuto, ha una breve parte cui la sua proverbiale agitazione si attaglia alla perfezione.
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