Regia di Kiyoshi Kurosawa vedi scheda film
"Kairo-Pulse" diretto nel 2001 da Kiyoshi Kurosawa,
devo dire che non mi è dispiaciuto.
La storia si svolge a Tokyo e racconta
di un gruppo di persone che lavora
in un negozio di giardinaggio e cominciano
a preoccuparsi a causa del suicidio di
un loro amico.
Allora uno per uno cominciano a indagare
sullo strano comportamento del computer
che fa vedere strane immagini su internet,
che poi risulta una sorta di virus telematico.
Ma intorno intanto c'è una strana successione
di suicidi e sparizioni.
Il Film prodotto dalla Daiei Eiga si riallaccia
al filone dei "Ghost Movie" Orientali,
dove effettivamente in un certo modo loro
sono maestri di suspance e di psicologia dei
personaggi,non inizia male,perché l'inquietudine
attraversa tutto il complesso dove ci sono
strane e misteriose figure nel computer
al rallentatore che terrorizzano,
che sono di questo virus informatico
che gira su Internet,e dopo la morte del
loro amico cominciano
a indagare sul suo Pc che fa vedere strane
immagini dopo averti detto:
"Vuoi vedere un fantasma?".
Il regista Kiyoshi Kurosawa,
autore del buon "Kyua" ("The Cure")
del 1997,è uno di talento e questa
volta miscela il genere e va oltre,
miscelandolo con l'autoriale,
e ci spiega con la sua compiaciuta
lentezza,quello che sta succedendo
intorno hai protagonisti dove intorno
c'è il vuoto e fantasmi e umani
diventano tutt'uno.
Allora alcuni diventano ombre
e altri si suicidano,
solo che l'unica cosa non da spessore
ai personaggi soprattutto al protagonista
che sembra uno che vive la giornata e
quello che gli succede intorno non lo
tocca,questo perché non crede ai fantasmi
e alla morte e poi crea dialoghi incomprensibili
forse però è il doppiaggio che penalizza.
Da segnalare la buona direzione degli Attori,
dove figurano:
Haruhiko Katô-Kumiko Aso-Koyuki-Kurume Arisaka
e Masatoshi Matsuo.
Invece nel Cast tecnico segnalerei
le tese musiche originali di
Takefumi Haketa,l'inquietante
fotografia di Jun'ichirô Hayashi
e le scenografie di Tomoyuki Maruo,
che rendono una messa in scena
terrorizzante e efficace.
In conclusione un Film medio,
ma sempre meglio dello sbiadito
remake del 2006,che ha solo in
comune lo scontro dell'aereo,
che a suo modo sa essere lineare
e molto d'autore,e vuole far riflettere
sul senso della vita per da dove veniamo
e dove andiamo dopo il trapasso,
che ha di interessante il messaggio
di fondo e che nella nostra vita
siamo "schiavizzati" dai computer,
e intorno a noi siamo soli e c'è
solo il vuoto all'orizzonte.
Il mio voto: 6.
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