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The Happiness of the Katakuris

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

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La recensione su The Happiness of the Katakuris

di superficie 213
10 stelle

I Katakuri sono una famiglia caratterizzata da quattro generazioni di fallimenti (nonno, padre e madre, figli e nipoti che raccontano il film) che decide di utilizzare l'indennità di licenziamento del padre per comprare un piccolo albergo in campagna. Per qualche motivo, ogni loro cliente finisce per morire, chi per suicidio, chi per incidente, chi per omicidio.
La famigliola decide di nascondere i corpi per evitare di rovinare gli affari e di seppellire i loro "ospiti" nei campi intorno all'albergo...

Ennesima pellicola geniale firmata da quel mito che ormai e' Miike Takashi.
Il regista nipponico unisce ,musical,animazione in stop motion,trash,pop art,melodramma ,horror ,tutto all'insegna del suo personalissimo stile surreale .
Gia ' la sequenza pre titoli di testa e' un colpo di genio che mostra la catena alimentare e la circolarita' della vita - e quindi della morte- in un modo assolutamente originale e stilisticament perfetto.
Naturalmente la messa in scena e' curatissima,con una fotografia eccelsa e pronta ad adattarsi ad ogni virata della trama,gli attori sono impagabili - anche nei numeri musicali,nei quali si passa da musica d'avanguardia al pop classico nipponico - e nell'insieme il film ha un ritmo perfetto .
Tutto gira a dovere in questo film,l'ironia stempera ogni situazione al limite del grottesco e tutti gli aspetti della poetica miikiana vengono toccati in modo secco e sempre lucido.
Cercare una vera logica narrativa naturalmente e' una cosa inutile - anche se un filo d'unione stavolta a differenza ad esempio di Izo o Gozu c'e'- visto che il film passa da un'atmosfera all'altra e da un genere all'altro con una disinvoltura unica e senza infastidire assolutamente chi guarda grazie anche ad un uso dei tempi praticamente perfetto.
Ozu,Fellini,Pasolini,Fulci e molto altro si trova tra le pieghe di questa pellicola imperdibile per chi cerca di trovare nel cinema qualcosa di diverso dalle solite cazzate che vengono pubblicizzate.

fede




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