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Ichi the Killer

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

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La recensione su Ichi the Killer

di alfatocoferolo
8 stelle

Questo film ha elementi presenti in ogni altro film del genere ma li combina ed esaspera in dosi tali da sfiorare la genialità. Le aberrazioni psicologiche dei personaggi vengono miscelate con i loro ruoli e con più generi letterari e laddove normalmente lo spettatore si aspetta un eccesso, vi troverà un assopimento come il viceversa. Il sadismo di Kakihara tocca vette di dolore che arrivano a sfiorare lo spettatore, a colpirlo epidermicamente. Ci si aspetterebbe di veder distogliere la telecamera da certi dettagli, ci si aspetterebbe un limite alla fantasia malata ma questo non avviene e se già l'incipit lo preannuncia, la tortura di Suzuki lo dimostra con una chiarezza abbagliante. Vederlo appeso per dei ganci da macellaio al soffitto, con la pelle tesa e violentata da quegli aculei ben ancorati è già disturbante ma il prosieguo a base di spilli acuminati ed olio bollente supera abbondantemente le già agghiaccianti premesse. Kakihara è il volto del sadismo, letteralmente; la sua faccia è plagiata e devastata sebbene secondo uno schema simmetrico ed affascinante, le sue guancie sono bucate e lui si presenta allo spettatore come una sorta di strano pesce che emette il fumo da branchie laterali ricavate sulle gote. Impressionante. Dall'altro lato Ichi è un killer assolutamente inedito e che racchiude in sè una serie numerosa di significanti. E' un ragazzino con sete di rivalsa, micidiale e fatale ma allo stesso tempo stranamente fragile ed inoffensivo. Un ossimoro vivente che della sua fragilità fa la sua forza ed attraverso la stessa spiazza lo spettatore. I suoi trascorsi tragici sembrano muoverne le azioni, una voce misteriosa gli indica gli obiettivi ma in altri frangenti è la sua sessualità deviata che si palesa preponderante, la sua mente è cangiante e plagiabile ma allo stesso tempo le sue azioni lucide e dirette; fino all'ultimo sarà difficile dare un significato unico alle sue azioni probabilmente perché non esiste. Un film consigliato agli amanti del genere, decisamente fumettistico e permeato dell'ossessione per la violenza ed il sangue a fiumi di molte pellicole giapponesi.

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