Regia di Takashi Miike vedi scheda film
Mario,un ragazzo brasiliano emigrato in Giappone libera dalle grinfie della polizia un pullman carico di immigrati cinesi ,tra cui la sua ragazza, Kei. Per sfuggire da eventuali controlli di polizia i due si nascondo nella comunità brasiliana di Shinjuku,aspettando il momento propizio per fuggire. Quando tutto sembrerebbe procedere per il verso giusto, un potente boss mafioso cinese ,invaghito della ragazza di Mario, complicherà non poco le cose, scatenando una serie di sfortunati eventi ,tra cui una valigetta di droga rubata per sbaglio ad uno Yakuza....
Dalla sterminata filmografia del maestro giapponese,questo "The city of lost souls" è sicuramente tra i suoi film meno conosciuti,nonostante abbia quasi tutte le caratteristiche tipiche del suo cinema.
Dopo un inizio al fulmicotone e costruito attraverso un montaggio serratissimo , il film si dipana infatti attraverso magistrali scene d'azione ,dirette con felice anarchia stilistica, e scene grottesche al limite del trash (volontario) ,quasi a voler imprimere alla pellicola una sana atmosfera da fumettone pulp. La psicologia dei personaggi forse non è caratterizzata come in altri suoi film(personaggio del boss cinese a parte), ed inoltre la natura low budget dell'opera si manifesta spesso e volentieri (effetti in computer grafica scadenti e qualche sporadico errore di messa in scena),ma la grinta e la fantasia di Miike sopperiscono in maniera ottimale a questi comprensibili difetti, rendendo la visione piacevole e a tratti molto stimolante. "The city of lost souls" ,però, non è solo divertimento fine a se stesso, ma anche una sincera presa di posizione nei confronti della società nipponica, così ottusa nel suo nazionalismo esasperato (non è un caso che "l'eroe" della storia sia un brasiliano) , e tremendamente cinica nel discriminare anche i propri simili (i giapponesi in questo film vengono descritti quasi con disprezzo ). E' una pellicola,quindi,che sta dalla parte dei reietti,degli incompresi, e dei vagabondi, come quasi tutto il cinema Miikiano. Ne consiglio la visione.
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