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The City of Lost Souls

Regia di Takashi Miike vedi scheda film

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La recensione su The City of Lost Souls

di superficie 213
8 stelle

Mario e' un giovane nippobrasilano che decide di scappare con Kei,una parrucchera cinese che sta per essere reimpatriata.
Dopo averla liberata iniziano una fuga che li portera' ad incontrarsi e scontrarsi con due boss mafiosi,uno cinese - innamorato di Kei.. -e l'altro Yakuza,che stanno per fare concludere un affareper il traffico della cocaina...

Ennesima pellicola del geniaccio Miike Takashi,che qui mette in scena , suo modo,un mafia movie violento e davvero efficace.
Miike gira con stile personale una storia classica di fuga melodrammatica inserendovi pero' delle parti grotteschesurreali - valga per tutte il combattimento dei galli in stile Matrix...una sequenza volutamente trash e allo steso tempo incredibilmente divertente ... -e lasciando che il suo talento visivo esploda in modo puro in piu' di una sequenza - tipo il ragno che cammina sulla schiena di Kei che diventa in un batter d'occhio un tatuaggio.. -.
Takashi conosce le regole e sa che il ritmo e' importantissimo e condisce il film con sparatorie assolutamente ottime ,girate con uno stile secco alla Hill- o se vogliamo alla Peckinpah... - che non lasciano spazio a virtuosisimi inutili.
Gli attori sono bravi a calarsi nella parte,la colonna sonora e' davvero di qualita' ed il montaggio e' a tratti eccelso,cosi' come la fotografia.
Certo e ' che qui il regista nipponico frena la sua vena di follia per mettere in piedi una storia scritta bene - la citazioni sono tante si va da Gangster story fino a The Killer passando per El Mariachi... - e con una bella tensione continua.
Il taleto di Miike qui e' piu' al servizio dei personaggi ,ma non perde niente del suo talento e della sua "firma".
Infatti il film e' miikiano nella poetica - amore,sconfitta,malavagita',tempo,vita e morte ..tutti temi sempre presenti anche nel piu' laile dei film del maestro.. - e si guadagna un piccolo spazio tra i nuovi classici del genere - il film comunque e' gia' del 2000... -.
Come per tutte le opere di Takashi,anche questa risulta ai miei occhi come imperdibile,seppur forse "minore" in confronto a film come Izo,Gozu,Audtuion od il celebrato Ichi the killer.

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