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Non desiderare la donna d'altri

Regia di Susanne Bier vedi scheda film

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La recensione su Non desiderare la donna d'altri

di emmepi8
6 stelle

Titolo irritante e falso. Certa distribuzione si vuole fare proprio del male.
Ad certo punto del film ho capito a cosa mi faceva pensare: "Il cacciatore", i risultati della guerra nel carattere di una persona messa a dura prova.
Non condivido la critica feroce di film.tv. La prima parte ci fa partecipare alla vita familiare liscia e regolare con l'intrusione del fratello che ha avuto una brutta esperienza e si è fatto la galera, che continua con il suo carattere non facile a complicare le cose. Tutto questo viene descritto abilmente con gli attori giusti. Poi interviene il dramma ed il melodramma, ed è questa la cose che stride, non c'è una connessione precisa ed istintivamente giusta. I caratteri dei personaggi sono giusti ed i loro passaggi reggono all'intemperia che li sovrasta, ma è la storia che si scinde inesorabilmente e quindi crea un distacco che distorce il significato della trama.
Il pezzo forte dell'uccisione è fatto senza sadismi visivi e quindi preclude una problematica interiore forte e piano piano devastante.
L'accenno al sentimento della moglie con il fratello di lui è spiegabilissimo con le stesse parole che la moglie adduce, ma non è che il fatto ultimo e scatenante, quello che interessa è la serpe che si arrotola dentro al protagonista e che lo induce quasi alla pazzia fino al pianto finale.
Ecco la regista non ha saputo prendere la palla al balzo e condurla fino alla fine. Il melò si poteva prestare bene alla storia ma a patto di saperla incastrare nel problema psicologico forte che ne scaturisce

Sulla trama

Una famiglia felice di un militare si trova nella bufera di un lutto che tale non sarà, ma un fatto grave successo durante la prigionia mina tutta una vita

Su Solbjørg Højfeldt

Il padre nervoso e poco adattabile alla realtà che lo circonda

Su Bent Mejding

penso la madre, una maschera bellissima del dolore

Su Nikolaj Lie Kaas

Il fratello fisicamente giusto

Su Ulrich Thomsen

Il marito che da un carattere dolce e comprensivo passa, per le vicissitudini che gli succedono, alla violenza estrema, buon attore che sa barcamenarsi un ruolo così complesso

Su Connie Nielsen

Una dolcezza infinita ed un'intepretazione da vera attrice. Una parte basilare del film

Su Susanne Bier

Indubbiamente con delle doti, ma che magari una sceneggiatura di ferro la potrebbe portare a degli esiti migliori

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