Michael, sposato con Sarah e padre di due figlie, deve partire per l'Afghanistan per una missione delle Nazioni Unite. Dopo qualche tempo arriva la notizia che è disperso e viene dichiarato ufficialmente morto. Sarah trova conforto in Jannik, il fratello scapestrato del marito: tra i due si instaura un affettuoso rapporto. Quando Michael torna a casa, traumatizzato dalla prigionia, la situazione si fa esplosiva.
Note
Magnifica Connie Nielsen, ma il film è pessimo, irritante, stilisticamente e moralmente volgare. Inspiegabile il successo ottenuto in giro per i festival. Il succo è: la guerra mette a rischio la felicità del salotto e della camera da letto. Proprio una gran bella filosofia, non c'è che dire.
Bel fim, interessante e ben curato con un pessimo titolo italiano. Il remake Brothers del 2009 è migliore… (vedere opinione del film Brothers del 6/1/2010).
Ennesimo film danese interessante… di mezzo c'è sempre Thomsen, peccato che a sto giro ci sia anche Connie Nilsen, sempre col sorriso ebete stampato in faccia…
Un piccolo gioiello girato con piglio deciso e scritto molto bene. Bei personaggi, situazioni interessanti, evoluzione dei caratteri coerenti con le premesse. Unica pecca: perché questo titolo?
I destini di due fratelli si biforcano: nello stesso giorno uno esce di galera e l’altro parte per una missione di guerra in Afghanistan. Poi il secondo viene creduto morto, e i rapporti familiari di chi è rimasto cercano faticosamente di riassestarsi senza di lui. Susanne Bier imposta il tema che poi svilupperà nei successivi Dopo il matrimonio e Noi due sconosciuti: il tentativo di… leggi tutto
Titolo irritante e falso. Certa distribuzione si vuole fare proprio del male.
Ad certo punto del film ho capito a cosa mi faceva pensare: "Il cacciatore", i risultati della guerra nel carattere di una persona messa a dura prova.
Non condivido la critica feroce di film.tv. La prima parte ci fa partecipare alla vita familiare liscia e regolare con l'intrusione del fratello che ha avuto una… leggi tutto
Il cambiamento del percorso artistico di Susanne Bier ha inizio qui: è la storia di questi due fratelli, a essere il primo film della regista danese che viene venduto in tutto il mondo, dando alla signora di Copenhagen la fama che gli spettava, più l'onore di essere un'altra tra i tanti, a vedere una propria opera, finire in pasto alla filosofia del remake made in USA.
Il… leggi tutto
Quando si parla di cinema dal punto di vista commerciale, noto che qui in Italia si tende sempre a fare discorsi del tipo: "Com'è andata quest'anno la competizione fra i film USA ed i film italiani? Hanno…
Il cambiamento del percorso artistico di Susanne Bier ha inizio qui: è la storia di questi due fratelli, a essere il primo film della regista danese che viene venduto in tutto il mondo, dando alla signora di Copenhagen la fama che gli spettava, più l'onore di essere un'altra tra i tanti, a vedere una propria opera, finire in pasto alla filosofia del remake made in USA.
Il…
Funziona il rapporto tra i fratelli (che, stando al titolo originale, dovrebbe essere il nodo centrale del film), ma la materia, piuttosto consueta nel cinema scandinavo, della famiglia come nido di vipere e groviglio di sensi di colpa che causano l'infelicità collettiva, è affrontata in maniera troppo semplicistica dalla regista. La Bier suggerisce che la confessione e l'espiazione delle…
Non male, anche se sviluppato con telecamere scadenti, buone interpretazioni, brava Susanne Bier, poichè molti altri registi con una trama simile sarebbero caduti nel sentimentale, nello scontato e commerciale romanticismo cinematografico, film consigliato, indubbiamente non un film per tutti, sconsigliato al solito popolino abbituato ai film d'azione senza capo ne coda, o ai soliti film…
I destini di due fratelli si biforcano: nello stesso giorno uno esce di galera e l’altro parte per una missione di guerra in Afghanistan. Poi il secondo viene creduto morto, e i rapporti familiari di chi è rimasto cercano faticosamente di riassestarsi senza di lui. Susanne Bier imposta il tema che poi svilupperà nei successivi Dopo il matrimonio e Noi due sconosciuti: il tentativo di…
Il titolo non necessita davvero di molte spiegazioni. Il legame tra i fratelli è archetipico (pensate a Caino ed Abele ;-) e il cinema ci si è soffermato un'infinita di volte. Ci arrischiamo quindi in questo mare…
Una vera delusione. Dopo un buon inizio, trascinante e che lascia ben sperare, il film si trascina stanco in andirivieni di luoghi comuni scontatissimi e quel che è peggio è proprio il finale, che lascia la sensazione di un'opera incompiuta. Ci si sente traditi, nemmeno fosse avvenuto un transfer con il protagonista del film. Peccato davvero perche la sceneggiatura non è…
La forza di questa parabola laica (lontana anni luce da qualsiasi influsso cristiano, come erroneamente tende a far credere l'insulso titolo italiano) sta tutta nell'apparente semplicità della storia, in realtà costruita chirurgicamente addosso a un tris di personaggi di notevole profondità, sebbene non sempre 'quadrati'. Niente a che vedere neppure con il clichè del…
Un buon esempio di cinema post-Dogma, nel quale i conflitti all'interno del focolare domestico la fanno da padroni (secondo una tradizione tipicamente scandinava che risale come minimo al teatro ottocentesco e quindi precede il cinema). La Bier governa abilmente una materia narrtiva e psicologica complessa e incandescente. Il film ha alti e bassi, a livello di intensità, ma…
Lasciata la Danimarca per una missione di guerra in Afghanistan, il maggiore Michael (Thomsen) viene catturato dai talebani, imprigionato e costretto a uccidere un suo connazionale a sprangate. Dato per morto in patria (l'elicottero sul quale viaggiava è precipitato), al suo ritorno a casa Michael non è più lo stesso: il senso di colpa lo divora, è accecato dalla…
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Commenti (6) vedi tutti
Sono perfettamente daccordo con la recensione di film tv. Se ne può fare a meno di vederlo. Voto: 4
commento di AntofroncyBel fim, interessante e ben curato con un pessimo titolo italiano. Il remake Brothers del 2009 è migliore… (vedere opinione del film Brothers del 6/1/2010).
commento di zagor75Pastrocchio che sembra essere piaciuto a parecchia gente. Cosa è beata ignoranza?
commento di sillabaEnnesimo film danese interessante… di mezzo c'è sempre Thomsen, peccato che a sto giro ci sia anche Connie Nilsen, sempre col sorriso ebete stampato in faccia…
commento di RageAgainstBerluscaUn gran bel melodramma in stile dogma con due splendide interpretazioni di Connie nielsen e il grande Ulrich Thomsen
commento di florentia violaUn piccolo gioiello girato con piglio deciso e scritto molto bene. Bei personaggi, situazioni interessanti, evoluzione dei caratteri coerenti con le premesse. Unica pecca: perché questo titolo?
commento di John T. Chance