Regia di Ermanno Olmi, Abbas Kiarostami, Ken Loach vedi scheda film
Il film non è brutto, è solo disomogeneo. Tre segmenti per tre maestri: Ermanno Olmi, Ababs Kiarostami e Ken Loach. Se Olmi, sobrissimo, non da il meglio di sè, affidandosi alla bravura dell'ottimo Carletto Delle Piane, e Loach dirige con noncuranza un episodio insignificante, è Kiarostami che gira il segmento migliore. A dire il vero è tutto merito dell'immensa Silvana De Santis, vedova di un generale dispotica ma sorprendente. Quando manca della scena, l'episodio non decolla. Il difetto principale di questo trittivo è la mancanza di uno stile omogeneo, chi predilige estenuanti piani sequenza, chi un'occhio più intimista. I tre maestri, comunque, disponendo di un set affascinante come quello del treno, potevano fare di più -di certo Loach-, cercando di evitare la retorica nell'affrontare temi alti e importanti. Azzardando dei voti: Olmi 6, Kiarostami 7.5, Loach 5. Un affresco a tratti delicato, ma poco riuscito.
Allegoria di personaggi su un treno.
Lo stile. Voto: 6.
Immensa. Magnifica. Scandalosamente sottovalutata.
Ottimo.
Ninete di che. Ha fatto di meglio.
Dirige un episodio insignificante.
Dirige il segmento migliore.
Dirige un episodio a tratti delicato, a tratti tedioso
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