Trama
Un viaggio che parte dal centro dell'Europa e arriva a Roma. Una serie di incontri casuali: un'improbabile storia d'amore, una famiglia di clandestini, una donna arrogante, tre tifosi che dalla Scozia arrivano nella Capitale per vedere la partita Roma-Celtic Glasgow...
Note
A pensarci in astratto, quale set migliore di un treno e quale spunto narrativo migliore delle storie che si intrecciano lungo il suo percorso? Ma l'operazione, non riesce ai tre registi che, non solo non trovano un collante omogeneo che non sia pretestuale, ma non riescono nemmeno a far collidere le rispettive differenze, le "discordanze" di stile e di tono che potevano rappresentare il maggior pregio del film.
Trailer
Recensioni
Sulla tratta ferroviararia che da un paese mitteleuropeo porta a Roma, sì passano il testimone della regia tre grandi cineasti. Comincia Olmi (voto: 3/6), raccontando l'amore senile di un professore universitario (Delle Piane) nel contesto del dopo 11 settembre: controlli serrati, sospetti disseminati a caso, diffidenza. Tocca quindi a Kiarostami (voto: 5/6), che firma un episodio magnifico nel… leggi tutto
3 recensioni positive
Recensioni
A questo mondo non tutti possono permettersi il biglietto per la felicita, o per lo meno per tentare di trovarla, il filo conduttore del film è infatti una famiglia albanese, povera e in difficoltà.
Il contrasto tra tre stili, tre culture e tre visioni del mondo rende un risultato interessante seppur non esaltante.
Un unico dubbio….ma in Italia dove si sono mai visti treni cosi’ belli e… leggi tutto
9 recensioni sufficienti
Recensioni
Nessun filo materiale (il controllore?), ma nemmeno logico, per tre episodi di diverso spessore. Appena percettibile il cuore della parte firmata da Olmi, sottilissima e lievissima (e pertanto anche un po' troppo generica) parabola sulla follia dei sentimenti. Greve ed insignificante Kiarostami, con un'accoppiata di personaggi inverosimili ed un finale demenziale. Loach delude ampiamente con un… leggi tutto
3 recensioni negative
I films ad episodi, anche e soprattutto quando coinvolgono grandi registi come in questo caso, rischiano spesso di essere più esercizi di stile dove in uno spazio ristretto viene condensata la capacità artistica più che la linearità narrativa. Non fa eccezione Tickets, dove ad un Olmi molto intimista ma quasi impalpabile fanno seguito un cinico Kiarostami (anche se…
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Commenti (2) vedi tutti
Anche se il titolo sembra riferirsi solo all'ultimo dei tre episodi, a me il film non è sembrato così disomogeneo come ho letto nella maggior parte delle recensioni. Certo si percepisce la differenza di stile dei tre registi, ma questo rappresenta il pregio principale, e sicuramente non un difetto, di questo originale "Tickets".
commento di ErasmodaRotterdam6.5
commento di nico80