Regia di Vincenzo Salemme vedi scheda film
Salemme e Casagrande sono bravini, ma non sono Totò e Peppino. I film di Salemme soffrono paurosamente dell'eredità teatrale (Cose da pazzi viene da uno spettacolo scritto e messo in scena una decina di anni prima dallo stesso regista) che inesorabilmente limita personaggi, luoghi, situazioni. Ma ciò che viene soprattutto a mancare è la spontaneità nei dialoghi e nella recitazione, marcata (e pure bene, va riconosciuto) come solo su un palco suole farsi. Croccolo si presta in una particina. Il finale piuttosto cervellotico e vagamente moralista nobilita comunque la modesta commediuccia.
Un impiegato vede recapitarsi una busta piena di soldi ogni mese; non li denuncia, ma nemmeno li spende. La curiosità viene infine sciolta da un ambiguo personaggio che rivela di averli rubati; ma è tutto un trucco.
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