Regia di Luciano Salce vedi scheda film
Farsetta di stampo barzellettistico che non rende onore alla carriera di un grande regista dei tempi che furono, parzialmente salvata solamente dalle buone interpretazioni ed in particolare da quella del protagonista Dorelli. Arrivano gli anni '80 ed il cinema italiano cede il passo all'erotismo (e qui è appena accennato, fortunatamente), alla volgarità (come sopra), al prodotto usa-e-getta scritto e confezionato con un'approssimazione sorprendente. Sceneggiatura di Franco Bucceri e Roberto Leoni, chiunque essi siano (il secondo ha lavorato più che altro in b-movie demenziali, ovvero il passo immediatamente inferiore a questo Vediamoci chiaro). La banalità dell'incidente che toglie la vista e la botta in testa che la ridà è talmente grossolana e offensiva dell'intelligenza umana (almeno nel 1984) che vale la pena evitare qualsiasi ulteriore commento. 3,5/10.
Alberto, direttore di un'emittente tv privata, in seguito ad un incidente stradale diventa cieco. Non si rassegna, continua a lavorare intensamente, riacquista la vista improvvisamente e, senza rivelarlo agli altri, si accorge che la moglie lo tradisce, il socio sta rovinando l'emittente, la figlia è una ninfomane...
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