Ispirato alla vicenda realmente accaduta a Joe Simpson e Simon Yates nel 1985. I due amici, appassionati di alpinismo, scalano la Siula Grande nelle Ande peruviane. Joe scivola e cade, restando sospeso nel vuoto, attaccato a Simon solo dalla corda di sicurezza...
Note
Mescolando abilmente i racconti in prima persona dei due protagonisti con accurate e drammatiche ricostruzioni delle terribili e affascinanti scene sulle pareti rocciose esposte a tempeste di neve e a temperature di - 26 gradi, Kevin Macdonald (regista dell'apprezzato "Un giorno a settembre", ricostruzione del tragico blitz terroristico alle Olimpiadi di Monaco del 1972) costruisce un dramma avvincente che tiene lo spettatore incollato alla poltrona fino alla fine, esposto anche ai sensi di colpa, agli inevitabili rancori, alla paura e in fondo all'umana debolezza che i protagonisti gli trasmettono senza diaframmi.
McDonald costruisce un documentario che piega la potenza espressiva del racconto filmico alla narrazione di una verità biografica in cui la passione e la tecnica alpinistica rappresentano un atteggiamento di sfida nei confronti della vita che richiede una ferrea disciplina e l'accettazione incondizionata di un codice etico incomprensibile ai più.
Il desiderio di compiere una impresa memorabile in barba a ogni pericolo. Il rischio che diventa reale fino a farti precipitare in un gorgo di ghiaccio e neve, da dove non sembra esserci uscita. La voglia di sopravvivere a tutti i costi. Un documentario che mostra a cosa può andare incontro chi decide di scalare le vette più estreme. Voto 7/10.
Impresa incredibile, tant'è che viene ricostruita come film - documentario. Il tutto è una figata, una specie di "thriller" che cattura dal primo all'ultimo minuto. Se c'è la possibilità, non farselo scappare.
VOTO : 6+ Un documentario interessante un pò troppo diluito. Ci sono molte riflessioni interessanti sull'uomo ma gli ultimi 30 minuti sono quasi interminabili.
Storia vera della tragica impresa degli alpinisti britannici Joe Simpson e Simon Yates che scalarono per la priva volta la parete Ovest del Siula Grande andino nel 1985. Costretto da una situazione disperata ad abbandonare l'amico durante la discesa dopo che questi si era gravemente ferito ad una gamba, Yates riesce fortunosamente a raggiungere il capo base ed attende un paio di giorni insieme… leggi tutto
Insomma, non è un film eccezionale; poi leggere alla fine che dopo tutto quello che ha passato è ritornato ad arrampicarsi irrita,non so se è sposato o no,ma mettere in pericolo la propria vita inutilmente specie quando si ha famiglia è un gesto egoistico e incosciente. leggi tutto
Film di culto per gli amanti della montagna e delle scalate impossibili "Touching the Void" narra attraverso le memorie dei protagonisti chiamati direttamente in causa, la storiaccia di un arrampicata che si trasforma in tragedia. Simon Yates e Joe Simpson sembrano due fantasmi tornati alla vita che raccontano il proprio orrore , fra lacrime, sensi di colpa e ricostruzioni a tavolino degli…
È un documentario interessante, coinvolgente, spettacolare, tesissimo dall'inizio alla fine e di grande impatto drammatico. La suspense e il ritmo sono sempre elevatissimi ed è impossibile non trattenere il fiato. La narrazione dei fatti è priva di ogni didascalismo e colpisce profondamente lo spettatore grazie alla rappresentazione cruda e realistica che ci offre.
Buon film che, in maniera asciutta e precisa, racconta della scalata e successive disavventure dei due alpinisti Yates e Simpson. Davanti a una morte quasi certa per entrambi, la scelta di tagliare letteralmente la corda di uno dei due alpinisti si rivela in realtà l'inizio di una storia ai limiti dell'incredibile, dove lo spirito di sopravvivenza riuscirà ad avere la meglio su…
Documentario davvero spettacolare.
Indubbio sia costato molto più il film che la vera scalata....
Se il taglio della corda ci poteva stare è INACCETTABILE che Simon non sia nemmeno affacciato al crepaccio (se lo avesse fatto, come dice, si sarebbero sentiti) e soprattutto non sia andato a cercarlo nei giorni successivi. E bruciare i vestiti più che uno pseudo rito…
Storia vera della tragica impresa degli alpinisti britannici Joe Simpson e Simon Yates che scalarono per la priva volta la parete Ovest del Siula Grande andino nel 1985. Costretto da una situazione disperata ad abbandonare l'amico durante la discesa dopo che questi si era gravemente ferito ad una gamba, Yates riesce fortunosamente a raggiungere il capo base ed attende un paio di giorni insieme…
L’uscita di “Everest” è l’occasione per parlare (e “listare”) di cinema in alta quota.
L’altitudine crea sempre problemi, per l’uomo è un ambiente tra i…
La storia vera e drammatica di 2 giovani alpinisti che nel 1985 si avventurarono nella scalata del Siula Grande sulle Ande peruviane. Nella discesa qualcosa non va per il verso giusto, e uno dei 2 cade e si spezza una gamba...l'amico è costretto ad abbandonarlo. Questa decisione porterà a molte conseguenze... Il film va oltre il genere, è molto di più di un omaggio a…
Oserei definire La morte sospesa un film non soltanto di alpinismo e non soltanto sull'amicizia, ma addirittura un film d'amore. Com'è intuibile dalla tematica, non ci sono scene di sesso né di passione comunemente intese, ma l'amore, almeno a mio parere, sì. È l'amore per la montagna, per il rischio, per la natura, per la sfida, ma anche l'amore per la vita e per il compagno d'avventura,…
Nel 1985 Joe e Simon, due arrampicatori inglesi poco più che ventenni, sfidarono una delle vette più impervie della catena andina che solca il Perù. Là dove tanti avevano fallito, i due decidono di tentare l'impossibile. Toccata la vetta, però, le cose cominciarono a complicarsi sulla via del ritorno: Joe si rompe una gamba; Simon tenta di calarlo a colpi di cordata, fino a quando un…
“L’uomo è davvero piccolo rispetto alla grandezza della natura”. Diceva così Vladimir Arseniev, il capitano dell'esercito russo protagonista di "Dersu Uzala" di Akira Kurosawa, mentre era impegnato, agli inizi del ventesimo secolo, ad effettuare dei rilevamenti topografici negli sterminati paesaggi della Siberia. La stessa cosa, probabilmente, devono averla pensata anche i protagonisti…
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Commenti (9) vedi tutti
Documentario spettacolare e tesissimo.
leggi la recensione completa di Carlo CerutiMcDonald costruisce un documentario che piega la potenza espressiva del racconto filmico alla narrazione di una verità biografica in cui la passione e la tecnica alpinistica rappresentano un atteggiamento di sfida nei confronti della vita che richiede una ferrea disciplina e l'accettazione incondizionata di un codice etico incomprensibile ai più.
leggi la recensione completa di maurizio73Il desiderio di compiere una impresa memorabile in barba a ogni pericolo. Il rischio che diventa reale fino a farti precipitare in un gorgo di ghiaccio e neve, da dove non sembra esserci uscita. La voglia di sopravvivere a tutti i costi. Un documentario che mostra a cosa può andare incontro chi decide di scalare le vette più estreme. Voto 7/10.
commento di alexio350Documentario davvero spettacolare. INACCETTABILE che Simon non sia andato a cercare il suo compagno e amico nei giorni successivi
leggi la recensione completa di BradyImpresa disumana. Film interessante anche perchè tutte le scene sono state girate in montagna.
commento di sticazziriesce a chiarire alcuni scenari del libro che non appaiono cosi semplici per i non addetti ai lavori. eccelso
commento di antimes6/10
commento di alex77Impresa incredibile, tant'è che viene ricostruita come film - documentario. Il tutto è una figata, una specie di "thriller" che cattura dal primo all'ultimo minuto. Se c'è la possibilità, non farselo scappare.
commento di tobanisVOTO : 6+ Un documentario interessante un pò troppo diluito. Ci sono molte riflessioni interessanti sull'uomo ma gli ultimi 30 minuti sono quasi interminabili.
commento di supadany