Regia di Chan-wook Park vedi scheda film
Definrlo un thriller o un thriller bellico è riduttivo. E' un film antimilitarista che parla dell'amicizia tra "nemici", della stupidità dell'ideologia, qualunque essa sia capitalista o pseudo-comunista, del sacrificio in nome della verità o meglio in nome della sua preservazione a livello intimo, non pubblico.
Park mette in scena un dramma in cui anche quando i toni si fanno più lievi, più giocosi, la tragedia è sempre dietro l'angolo. Costruisce il tutto con flash back e falsi flash back e dimostra (come nella successiva trilogia sulla vendetta) di saperci fare con la cinepresa. Non per questo fa sfoggio di tecnica fine a se stessa e anche se in certi momenti la fotografia può apparire un pò troppo "patinata", è difficile, e anche errato, pensare che il regista coreano scada nella maniera.
Non è un film ipocrita assolutamente ed è senz'altro un film più che buono.
Strano che la distribuzione in Italia sia ancora deficitaria....per usare un eufemismo.
Vedetelo!!!
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