Regia di Robert Guédiguian vedi scheda film
Gli ultimi anni di vita del presidente Mitterrand, visti con gli occhi di un giornalista incaricato di scriverne le memorie.
Antoine, giovane giornalista francese, comincia a seguire il lavoro (inframmezzando con interviste sulla sua vita) del presidente Mitterrand per scrivere un libro di memorie commissionato da quest'ultimo, anziano e malato di cancro che si rende conto di avere pochi giorni o anni di vita. Ma chi è il presidente? Uno che guarda gli errori del passato per insegnare ai giovani come affrontare il futuro? Un filosofo ed intellettuale amante dei buoni libri? E perché ha scelto di raccontare la sua vita a questo ragazzo? Sarà la nascita di una grande amicizia. Narrato come ricordo del giornalista comincia con un viaggio in elicottero, con lo sguardo rivolto sulle enormi distese della Francia agricola e continua tra racconti di guerra, con l'avversione di Mitterrand per il collaborazionismo di Vichi, la storia dei minatori europei e altre storie di vita. Intanto la vita di Antoine, in quel periodo, non è delle migliori, in crisi con la compagna incinta (il bambino, forse, non è suo) ed esistenziale.
Film umano ed interessante, forse troppo lungo e dialogato, appesantito dalle vicende personali del giornalista ma impreziosito da momenti teneri (Mitterrand scopre di piacere ancora al popolo quando una ragazza gli rivolge un complimento, le chiede un bacio sulla guancia e dice che quell'incontro è stato il giorno più bello della sua vita). Curiosi (ma funzionali alla trama), invece, i particolari "misteriosi" (perché il presidente avrebbe sbagliato di proposito la data di una fotografia?), sicuramente (quindi) romanzato (come un giallo) ma utile a capire il passaggio generazionale tra gli uomini del '900 e quelli che costruiranno il nuovo secolo.
Recensione scritta da Davide Lingua, Dizionario del Turismo Cinematografico, Verolengo, Wikipedia.
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