Regia di Andy Tennant vedi scheda film
Alex Hitchens (Will Smith) è una sorta di “guru dell’amore”, famoso a New York col nomignolo “Hitch”. In pratica, questi si fa pagare da uomini disperatamente innamorati per insegnargli l’ars amandi e soprattutto quel pizzico di galateo e di savoir faire che manca agli uomini moderni. La preda più tosta della grande mela, Sara Meles (Eva Mendes) capita proprio a lui: tra mille difficoltà sembra riuscire nell’intento di conquistarla, ma il mestiere di giornalista di quest’ultima fa saltare il banco.
Il regista Andy Tennant costruisce un film facendo leva sul solo Will Smith; se ne assecondano tutte le peculiarità, se ne sottolineano tutti i punti di forza, addirittura lo si contorna di attori che, esclusa Eva Mendes (ma relativamente esclusa), sono tutti alla propria prima grande esperienza sul grande schermo. Kevin James, che interpreta Albert, il più imbranato di tutti i clienti di Hitch, sembra decisamente fuori ruolo (non fa ridere quanto basta, non sa essere credibilmente serio quando deve: rimane sempre in una limbica ed insoddisfacente situazione); Amber Valletta, ossia l’ereditiera Allegra Cole, controfigura americana della nostra Serena Autieri, è straordinariamente incantevole, ma poco incisiva. Eva Mendes è una spanna sopra tutti, forse anche sopra Smith.
A rendere il film, nel suo complesso, positivo ci pensano una regia ariosa, una colonna sonora perfetta, alcune trovate di sceneggiatura molto azzeccate. Divertentissime alcune scene, come il finale del matrimonio, alcune tecniche di Alex in discoteca, la gita sull’isoletta a bordo degli acqua-scooter. In conclusione, un film di cassetta ben fatto e divertente, senza volgarità e soprattutto scorrevole (se si esclude la detestabile logorrea patetico-sdolcinata che prende Hitch nel finale: di una noia…).
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