Regia di Terry George vedi scheda film
Questo film del 2004 è ambientato in Rwanda dieci anni prima (1994) e narrà la storia di Paul Rusesabagina, direttore di un albergo del Rwanda che usò il proprio coraggio e la propria "posizione" privilegiata per salvare la vita di migliaia di persone, che risultavano di fatto spacciate.
La trama si svolge infatti all'interno dell'atto finale nella storica contrapposizione fra Hutu e Tutsi che da sempre attanaglia questa regione africana: la storia del colonialismo belga e il menefreghismo degli organismi internazionali (leggai ONU) ha infatti da sempre scompensato gli equilibri interni al Rwanda (e non solo), portando le due tribù che storicamente popolano questo paese a scontrarsi, fino agli anni Novanta, quando si verificò un vero e proprio sterminio di massa ad opera degli Hutu nei confronti dei Tutsi (quasi un milione di morti).
Il resto è storia, sebbene ciò non debba distogliere l'attenzione dall'impresa di Paul, descritto da molti come lo "Schindler" africano.
Il film, sebbene molto criticato per aver eccessivamente romanzato alcuni aspetti della storia descritta, ripesca una delle pagine più brutte della storia contemporanea, non vergognandosi di sbattere sullo schermo immagini che potrebbero colpire, cosa che reputo giusta e apprezzabile.
Al contempo, ritrovo nella pellicola un'eccessiva velocità delle scene, che permette si allo spettatore di non vedere calare la propria attenzione, ma ciò porta a trascurare forse alcuni dettagli, non approfondendo ad esempio i protagonisti del film.
Menzione di merito per Don Cheadle, il quale veste i panni di Paul Rusesabagina in modo divino e tale appunto di non essere trascurato all'interno di alcuna recensione.
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