Regia di Steve Carver, Joe D'Amato vedi scheda film
Produzione italo-americana che vede collaborare Joe D'Amato (che si firma con lo pseudonimo alternativo di Michael Wotruba) e lo statunitense Steve Carver, questo film è stato rimaneggiato in più occasioni e ha dato vita a una serie di titoli e montaggi alternativi. Il succo è comunque lo stesso: un peplum fuori tempo massimo di oltre un decennio, dal retrogusto femminista completamente vanificato dalla blandissima consistenza di storia e dialoghi (sceneggiatura firmata da John e Joyce Corrington). Scarsissime le tracce di erotismo, con sicuro dispiacere del Massaccesi/D'Amato nostro, che comunque si occupa in prima persona, come di consueto, anche della fotografia; peccato, in effetti, perchè il cast vede avvicendarsi numerose bellezze, fra le quali la prosperosa Pam Grier e le bionde Margaret Markov e Marie Louise Sinclair. In ruoli di contorno troviamo svariati caratteristi del calibro di Salvatore Baccaro, Paul Muller, Rosalba Neri e Pietro Ceccarelli; l'elemento comico è a ridosso dello zero e la pretesa serietà della trama cozza pesantemente con i costumi, i trucchi e le scenografie che denunciano palesemente l'esiguità dal budget. Da apprezzare quantomeno lo sforzo di originalità nel racconto impostato al femminile. 2/10.
Nell'antica Roma alcune schiave, sfruttate come gladiatrici e in continuo pericolo di vita, decidono di coalizzarsi e ribellarsi alle angherie dell'imperatore.
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