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I° secolo a.c. Soldati romani catturano alcune donne in Britannia, Irlanda e Nubia. Bodicia (Margaret Markov), Mamawi (Pam Grier), Deidra (Lucretia Love) e Livia (quest'ultima romana, figlia di un senatore ribelle) vengono poi vendute a un mercato di schiave. Qui, il mezzano Priscium (Silvio Laurenzi), le acquista per il padrone Timarco (Daniele Vargas). Le donne vengono… leggi tutto
Pellicola culto per la presenza di svariati soggetti che hanno fatto la storia del cinema di genere italiano e americano. Il progetto, distribuito in America col titolo The Arena, nasce per volontà del grande Roger Corman, intenzionato a fare un film di ambientazione romanica con le gladiatrici protagoniste. Informato sui propositi del gran maestro dei B-Movie hollywoodiani,… leggi tutto
Alcune ragazze sono catturate e vendute come schiave ai romani durante una campagna di Bretannia. Prima sollazzeranno i gladiatori, poi diventeranno loro stesse gladiatrici finchè una rivolta...Sorta di SPARTACUS in gonnella (romana!) con un bel pò di nudi e un pò di sangue che all'epoca fecero avere alla pellicola un divieto ai minori di 18 anni. Divertente e ben… leggi tutto
La rivolta delle gladiatrici/The Arena (ITA) 1973 Steve Carver/Joe D’Amato. Alcune donne di etnie diverse vengono catturate da centurioni romani e condotte con la forza nell’Impero Romano per essere vendute come schiave allo scopo di soddisfare i desideri dei gladiatori ma ben presto diventeranno gladiatrici Siamo nel lontano 1974 e il peplum è ormai al…
leggi tuttoI° secolo a.c. Soldati romani catturano alcune donne in Britannia, Irlanda e Nubia. Bodicia (Margaret Markov), Mamawi (Pam Grier), Deidra (Lucretia Love) e Livia (quest'ultima romana, figlia di un senatore ribelle) vengono poi vendute a un mercato di schiave. Qui, il mezzano Priscium (Silvio Laurenzi), le acquista per il padrone Timarco (Daniele Vargas). Le donne vengono…
leggi tuttoPellicola culto per la presenza di svariati soggetti che hanno fatto la storia del cinema di genere italiano e americano. Il progetto, distribuito in America col titolo The Arena, nasce per volontà del grande Roger Corman, intenzionato a fare un film di ambientazione romanica con le gladiatrici protagoniste. Informato sui propositi del gran maestro dei B-Movie hollywoodiani,…
leggi tuttoProduzione italo-americana che vede collaborare Joe D'Amato (che si firma con lo pseudonimo alternativo di Michael Wotruba) e lo statunitense Steve Carver, questo film è stato rimaneggiato in più occasioni e ha dato vita a una serie di titoli e montaggi alternativi. Il succo è comunque lo stesso: un peplum fuori tempo massimo di oltre un decennio, dal retrogusto femminista completamente…
leggi tuttoAlcune ragazze sono catturate e vendute come schiave ai romani durante una campagna di Bretannia. Prima sollazzeranno i gladiatori, poi diventeranno loro stesse gladiatrici finchè una rivolta...Sorta di SPARTACUS in gonnella (romana!) con un bel pò di nudi e un pò di sangue che all'epoca fecero avere alla pellicola un divieto ai minori di 18 anni. Divertente e ben…
leggi tutto"Avevo ammirato i meravigliosi dipinti di Boris per anni prima di essere riuscita a incontrarlo. Non mi ero iscritta, però, a qualche… segue
"La rivolta delle gladiatrici" diretto nel 1973 da Steve Carter in collaborazione con Aristide Massaccesi (Joe D'amato), devo dire che non mi è dispiaciuto. la storia racconta di 4 ragazze che vengono fatte schiave nella Britannia nel primo secolo avanti cristo e il loro destino sembra segnato. Però vengono comprate dai Romani che le useranno per far passare ore liete a i…
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Commenti (2) vedi tutti
Stravagante co-produzione tra Italia e USA, che ha poi dato origine a due distinte versioni: quella inglese attribuita a Steve Carver e quella italiana assegnata a Michael Wotruba (Aristide Massaccesi). Belle presenze sul set, per un peplum modesto nel ritmo e nullo nell'intreccio narrativo, tanto che non convince.
leggi la recensione completa di undyingUn divertente avventuroso che merita di essere visto solo per ammirare le grazie (tirate con l'elastico)della bella Pamela Grier.
commento di ezio