Regia di Charles Walters vedi scheda film
Un film con oggettivi grossi limiti nella regia e nella sceneggiatura (a tratti è lento, verboso, e per fare rima diciamolo, noioso) e nelle interpretazioni (che Grace Kelly non fosse una grande attrice è risaputo ai più ma la sua straordinaria bellezza copre molte pecche, ed in fondo è un gran qualità!) ma a cui io personalmente non posso non dare che almeno 4 stelle. Perché a) caposaldo della mia infanzia, per anni mi fece sognare ad occhi aperti un mondo di abiti da cocktail a tinte pastello cinguettante di schermaglie amorose e languide promesse b) Per le musiche di Porter, ed i duetti di Frank Sinatra e Bing Crosby, che gareggiano per eleganza vocale c) Per Armstrong il cui ruolo sarà pure posticcio ma a me piace sempre, soprattutto quando suona e si muove davanti alla cinepresa, il suo sound inconfondibile e quel modo personale di maneggiare la tromba. Tutto vero Scandalo a Philadephia è un’altra cosa, il peso degli attori, l’impianto generale. Alta società ne è in fin dei conti la versione manierista, dove la forma si esalta, ma latita un po’ la sostanza
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