Regia di Wes Anderson vedi scheda film
In ogni cosa c'è sempre un prima e un dopo: nel cinema di Wes Anderson lo spartiacque è rappresentato da "Le avventure acquatiche di Steve Zissou", arrivato dopo un intervallo di circa tre anni dal successo de "I Tenenbaum" e, per la prima volta nella carriera di Anderson, realizzato fuori dal nuovo continente. Peculiarità che sembrano coincidere con le caratteristiche di cesura di un film che, da un lato, consolida temi e stilemi della poetica del regista, e dall'altro, sembra volersi distanziare dal passato appena trascorso con la ricerca di un esotismo che, da qui in poi, diventerà il contenitore ideale per una fantasia desiderosa di ricreare mondi a sua immagine e somiglianza. Nel viaggio organizzato da Zissou per uccidere il famigerato squalo giaguaro, gli echi del Moby Dick melvilliano trascolorano in una nuova letteratura cinematografica, tanto più teatrale quanto più surreali sono i personaggi e le situazioni che la compongono. A cominciare dal feticcio Bill Murray, splendidamente non sense; dall'inizio alla fine.
(pubblicato su ondacinema.it/I migliori film di Wes Anderson)
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