Regia di Paul Morrissey vedi scheda film
Siamo agli inizia degli anni ’70 la rivoluzione sessuale e sessantottina ha prese il sopravvento e questo film indipendente e fuori dagli schemi anche alla Easy Ryder prodotto da Warhol e con la regia dell’amico Morissey, che hanno proprio giocato, con il ruolo della factory, un discorso provocatorio a cavallo del porno e della provocazione assoluta. Si prende come spunto Viale del tramonto e La Dolce Ala delle Giovinezza, estremizzando tutto con scene hard e con attori che non avevano scrupoli a parteciparvi. Già la scelta di D’Alessandro, preso da ambienti propri, che sono il tema stesso del film non fa venire dubbi in merito. Un ragazzo giovane dedito alla prostituzione, che naturalmente trova il toccasana per un a ribalta come questa; allontanando da me discorsi moralistici faccio solo notare che questo sfruttamento ha solo uno scopo di far emergere un discorso provocatoria quasi fine a sé stesso. Con questo attore fu fatta addirittura una trilogia, ma in questo caso c’è più un aggancio vero al cinema, con finalità a scopo liberatorio. D’Alessandro poi fu sfruttato in particolar modo in Italia, e qui fu proposto, come il meglio fondo schiena del momento, e la dimostrazione è evidente.
Unas troai che abbia già visto in altre ambientazioni
Conduce ancora un gioco cinematografico fuori dai schemi moralistici
Non era molto alto e lo si vede, e l'attributo del sedere è stato messo in piena luce, in quanto a recitazione non credo che era la cosa a lui richiesta
Provocatoriamente non bada a spese, un personaggio simile lo avevva fatto in Un Uomo da Marciapiede
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