Joe, ex bambino prodigio, va a Hollywood in cerca di fortuna. Si stabilisce in un laido motel e, in cerca di un'occasione, accetterà di concedersi a donne voraci, passando di letto in letto, di madre in figlia. Ma nulla sembra succede in campo professionale. Intanto il tempo scorre e le situazioni torbide in cui viene coinvolto si complicano...
Note
Morrissey dirige, e Warhol produce, un dramma amaro, a tratti cinico, a volta addirittura umoristico, sulla società americana e il mito hollywoodiano, che sottolinea il loro disincatato pessimismo di fondo. Una sorta di rilettura in chiave Factory di _Viale del tramonto_, rivisto in maniera libera, senza l'utilizzo di schemi narrativi prestabiliti.
sicuramente il più movimentato e cattivo della trilogia di Morrissey. il finale è favolosamente comico grazie alla battuta finale che chiude la pellicola! un cinema che non si può descrivere, un cinema da vedere e gustare.
L’annullamento emotivo di un giovane cantante, la deriva psico-fisica di un’attrice di mezza età, la perdita di coscienza di una ragazza madre. È il verbosissimo Viale del tramonto di Morrissey, che dipinge un disincantato e perfido contagio sociale ancora oggi di sconcertante attualità. Inquietanti la Miles e la Feldman, di incredibile… leggi tutto
Stravagante film prodotto da Andy Warhol e diretto da Paul Morissey, rilettura in chiave umoristica-sarcastica dello sfruttamento insito nel mondo del cinema e dello spettacolo in generale. Il plot cita chiaramente 'Viale del tramonto', anche se con esiti più comici che tragici ma, mentre Joe Dallesandro non brilla certamente per bravura recitativa, la… leggi tutto
L’OCCHIO CHE UCCIDE Un ex bambino prodigio usa il suo corpo per farsi strada. “Heat” dipinge un mondo desolante, dove nulla esiste all’infuori dei soldi e del sesso. Mai, forse, marginali e reietti sono stati descritti con tanta crudezza. I personaggi sembrano (sono) veri, la follia e la degradazione anche. Ma se “Heat” è un film malsano la causa non… leggi tutto
L’annullamento emotivo di un giovane cantante, la deriva psico-fisica di un’attrice di mezza età, la perdita di coscienza di una ragazza madre. È il verbosissimo Viale del tramonto di Morrissey, che dipinge un disincantato e perfido contagio sociale ancora oggi di sconcertante attualità. Inquietanti la Miles e la Feldman, di incredibile…
Post ironico, ovviamente caustico, moderatamente icastico, sperabilmente estatico
Ordunque, ordunque.
Una grave tragedia ha colpito il nostro fragile mondo (non so dire, però, in quanti se ne…
«Ehi! Ma che cosa sta facendo tuo fratello?» «Si fa una sega» «Ah...» Quello sopra è uno dei dialoghi che si svolgono a bordo piscina, nello squallido residence californiano nel quale abitano Joey, Jessica, Gary e altra varia umanità che gravita attorno a Hollywood. Del resto, Heat - Calore è il terzo episodio di una trilogia prodotta dalla Factory wharoliana e diretta da Paul…
EMMEPI 8 - IL PANDA -MASO - DEDO - KIRARA88 -LAMPUR -MAGHELLA - DIEGO-F - BRADIPO68 - HUPP2000 - STENO79 -VALEBALE - SUPADANY -LIBERTA'DIPAROLA - IMMORALE - YUME - GIANNISV E TUTTI COLORO CHE MI HANNO SCRITTO IN…
L’OCCHIO CHE UCCIDE Un ex bambino prodigio usa il suo corpo per farsi strada. “Heat” dipinge un mondo desolante, dove nulla esiste all’infuori dei soldi e del sesso. Mai, forse, marginali e reietti sono stati descritti con tanta crudezza. I personaggi sembrano (sono) veri, la follia e la degradazione anche. Ma se “Heat” è un film malsano la causa non…
Morrissey prosegue il discorso warholiano sul corpo-immagine, ma abbandonando l'atteggiamento naif . Lo Warhol di Chelsea girls si limita ad amplificare le icone della factory con la loro gestualità, e fa di ciò l'essenza dello spettacolo cinematografico, non più narrazione ma specchio che riflette un'immagine. In questo film invece c'è uno sviluppo narrativo, con…
Stravagante film prodotto da Andy Warhol e diretto da Paul Morissey, rilettura in chiave umoristica-sarcastica dello sfruttamento insito nel mondo del cinema e dello spettacolo in generale. Il plot cita chiaramente 'Viale del tramonto', anche se con esiti più comici che tragici ma, mentre Joe Dallesandro non brilla certamente per bravura recitativa, la…
Siamo agli inizia degli anni ’70 la rivoluzione sessuale e sessantottina ha prese il sopravvento e questo film indipendente e fuori dagli schemi anche alla Easy Ryder prodotto da Warhol e con la regia dell’amico Morissey, che hanno proprio giocato, con il ruolo della factory, un discorso provocatorio a cavallo del porno e della provocazione…
Non-luogo d'incontro ideale per anime in viaggio, nascondiglio perfetto per fuggiaschi cronici (o occasionali), scenario di traffici oscuri, luogo d'elezione per incontri illeciti. Dall'Overlook al Bates Motel, dal…
Della trilogia underground americana Morrissey/Dallesandro, questo è il capitolo più articolato e personalmente il più azzeccato perché concepito come sorta di libera parodia di Viale del tramonto. Qua tutto è ancora più assurdo, vuoto, mercificato, insensato o alla ricerca del solo senso del proprio tornaconto, il pessimismo è bilanciato da una ironia acre (innegabili anche in Trash) che…
Da New York a Hollywood. Dall’antinarrazione alla narrazione classica. C’è pure il montaggio alternato. I mezzi si sono fatti maggiori, c’è una consapevolezza diversa del linguaggio filmico, una sua palesata ambiguità. Lo sguardo incede e si condece al ritmo main-stream, ma si lascia anche andare all’inutilità della macchina da presa, agli zoom, ai passaggi rapidi da un soggetto…
Joy è un bel ragazzo con un passato da star televisiva che, in attesa di nuovi ingaggi, arriva in un albergo gestito da una bruttissima donna, che gli promette uno sconto sull'affitto in cambio di prestazioni sessuali. Qui nell'albergo conosce una ragazza lesbica, Jennifer, che vive con il bimbo piccolo mantenuta dalla madre, una ex-attrice ricca e sola, che ben presto si innamora follemente di…
L'ambizione sotterranea di questa trilogia va ricercata soprattutto nella voglia di vivere.detto in questi termini potrebbe non significare niente,Paul Morissey regista "autoincompiuto" sfalda con espressività le…
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Commenti (1) vedi tutti
sicuramente il più movimentato e cattivo della trilogia di Morrissey. il finale è favolosamente comico grazie alla battuta finale che chiude la pellicola! un cinema che non si può descrivere, un cinema da vedere e gustare.
commento di columbiatristar