Regia di Archie Mayo vedi scheda film
Il film di fatto è ben riuscito e non annoia mai, sebbene girato tutto in una stanza (esperimento che verrà ripreso qualche anno più tardi da John Huston con Key Largo, in cui guarda caso ritroviamo Bogart)...ma non lo so c'è qualcosa di strano...non riesco a giudicarlo in modo netto. O meglio riesco a farlo con i personaggi della Davis e di Bogart, ma Leslie Howard è un mistero...forse tra il suo personaggio e quello di Bogart quello disturbato e un pò instabile è proprio lui. Sia chiaro non metto in dubbio le qualità di Leslie Howard che sono sicuramente indiscusse, ma la teatralità (non per niente la pellicola è tratta dalla medesima pièce teatrale) di alcune scene (su tutte le infinite prosopopee di Alan Squier) mi hanno un pò irritata. Ecco direi che il personaggio di Leslie Howard ha un fascino irritante.
In ogni caso è un pezzettino di cinema che merita di essere visto: se non altro perché ha fatto conoscere al mondo e apprezzare un certo Humphrey Bogart.
VOTO: 7 e mezzo
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