Regia di John Boorman vedi scheda film
Una storia che alimenta la querelle progresso VS natura. E' la costruzione di una diga, per la quale l'uomo civilizzato divora ettari di foresta amazzonica, la causa dei problemi progressivi che cambiano la vita dei protagonisti di questo film diretto (a tratti magistralmente) da John Boorman. Durante i lavori di disboscamento, Tommy, il figlio dell'ingegnere Bill Markham, viene rapito da una tribù di Indios e allevato secondo i loro valori. Il padre non si rassegna e dedica ogni suo minuto di tempo libero alla ricerca di Tommy. Vidi questo film al cinema nel 1985 e ne restai letteralmente affascinato. Un concentrato di avventura selvaggia che accelera in quasi troppa azione guerresca talvolta e che sa rallentare fino ad assumere le sembianze di un documentario antropologico. A distanza di 30 anni l'ho proposto come film da guardare una sera in famiglia ricavandone giudizi contrastanti. Il mio sguardo adulto non può fare a meno di notare alcune piccole imperfezioni ma La Foresta di Smeraldo resta un ottimo film che racconta di mondi ormai lontani anni luce attraverso i loro valori profondi. Il regista Boorman, si aggregò per un anno ad una tribù di Indios per annotarne il folklore e trasporne al meglio le caratteristiche. Emerge prepotentemente il messaggio ambientalista contro la distruzione dell'Amazzonia e tutto quel che ne consegue e la felicità viene raggiunta da chi trova un valore immateriale e non importa se il finale lascerà qualcuno scontento.
Non ci sono commenti.
Ultimi commenti Segui questa conversazione
Commenta