Regia di James Whale vedi scheda film
Se volete un horror classico, di quelli con la casa spettrale, la tempesta, il pazzo della soffitta, e personaggi spaventosi, accomodatevi d'avanti a quest'opera. Più che spaventi studiati e colpi di scena, troviamo un terrore diffuso e piuttosto sostenuto, che marcia in un lento crescendo via via che vengono scoperti i sinistri inquilini di quella lugubre casa. La notte di tregenda, i corridoi bui, il vento che ulula, la pioggia che scroscia e vari personaggi inquietanti hanno sempre fatto paura e sempre ne faranno. Su tutti però, fa paura il "maggiordomo" impersonato da Boris Karloff, il quale sapeva spaventare solo guardando fisso senza dire nulla. Ma nessuno degli altri è granché simpatico: la vecchia sorda e mezza pazza (ma in fondo l'unica che ha un barlume d'intelletto), lo sgradevole e ambiguo fratello con le occhiaie, il vecchio (o vecchia) decrepito relegato a letto, il fratello più pazzo degli altri tenuto segragato nel solaio. Lo stesso passato di quella famiglia fa rabbrividire, pur restando oscuro e indeterminato: omicidi, odi ereditati, crimini nascosti... Indimenticabile la sorda che, constatando quegli orrori, grida fuori si sé: i peccati dei padri! i peccati dei padri! Il tutto, senza il minimo effetto speciale. Insomma, capolavoro.
Il titolo italiano cambierei. Non si tratta di un castello, ma di una vecchia casa di campagna.
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