Regia di Francis Lawrence vedi scheda film
Il potere di John Constantine (personaggio del fumetto Hellblazer creato da Alan Moore) è come per molti supereroi una condanna, un ingombro mitico. Constantine può identificare gli angeli e i demoni che si mescolano con gli umani in quel terrain vague, tra Paradiso e Inferno, in cui Bene e Male continuano a fronteggiarsi e a darsi battaglia. Il mondo è il consueto luogo di transito, infestato di pericoli, verso l’eternità. Ogni volta che deve entrare in azione, il disilluso protagonista sente su di sé lo sgradevole fardello di un’impresa vana. Quando la detective Angela ha bisogno del suo aiuto per scoprire la verità sulla morte della sorella gemella, le fiamme dell’inferno bruciano i polmoni di Constantine più del cancro che lo sta uccidendo. Il film che trova in Keanu Reeves un protagonista non incisivo parte molto bene con una regia che si smarca dalla scarsa originalità dell’assunto generale, con riusciti effetti visivi, con la giusta atmosfera da detection metafisica, con cromatismi di buon livello. Alla chiusura del primo atto, l’intreccio diventa meno interessante, alcuni dei personaggi secondari restano macchie narrative, la sintonia tra Reeves e Rachel Weisz si annulla e, soprattutto, lo schema di incrina con l’apparire di enigmatiche creature celesti e di pensosi diavoli.
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